Aspirante terrorista arrestato a Cesena, i familiari sotto shock: "L'Isis recluta le menti deboli, lui ha problemi di salute mentale"

Il volto di un fratello maggiore e della madre esprimono esattamente, senza nemmeno averle subito pronunciate, le parole che verranno dette di li a poco: «Siamo distrutti. L’Isis recluta le persone proprio in questa maniera. Facendo leva sulle menti più deboli e quindi più fragili».
Una casa d’angolo in una zona residenziale poco a fianco del cuore della frazione di Borello. In questa piccola abitazione, in un mini quartiere dove nessuno dei vicini lo considera non più che “una persona dall’atteggiamento strano”, abitava il 24enne fino all’arresto dei giorni scorsi, ammanettato mentre si preparava alla lotta armata islamica. In questa casa adesso vivono nell’angoscia i fratelli e la madre dell’arrestato, un 24enne con problematiche di natura psichica. L’ultimo certificato del servizio di salute mentale dell’Ausl, firmato da una dottoressa cesenate, ne riassume il vissuto più recente a giustificare la prescrizione di un potente farmaco che serve alla regolazione dell’umore e che negli anziani viene utilizzato anche per poter dormire profondamente.
Il giovane seguito dai servizi psichiatrici Ausl, aveva intrapreso un lungo viaggio in Scozia. Aveva raggiunto la zona di residenza del padre e di altri parenti dove, è la convinzione egli investigatori, è entrato a contatto con l’ambiente dell’estremismo islamico. Due anni fa ha sposato sempre in Scozia, in un matrimonio combinato, una cugina. Matrimonio poi fallito per incompatibilità caratteriale. «La sua devozione religiosa ne ostacola un corretto inserimento sociale e normali relazioni interpersonali» spiegano i medici. «Per lui tutti sono miscredenti e questo è motivo di liti in famiglia. In passato ha fatto abuso di alcol e cannabinoidi ma, rientrato in Romagna, ha chiarito (ai medici, ndr) come grazie ad Allah sia tornato ad una situazione di astensione da ogni sostanza. «Trova la sua forza nell’Islam e fatica a dormire». Queste le motivazioni per cui è stato sottoposto a cura con psicofarmaci.
«Con me non voleva nemmeno più parlare – spiega il fratello maggiore – perché io ho un’ideologia religiosa e uno stile di vita completamente diversi e quindi rientro coloro che lui ritiene miscredenti. Siamo distrutti per quanto gli sta succedendo. Abbiamo capito che aveva contatti via internet con estremisti religiosi. Ma non sappiamo neppure chi sia questa gente. Negli ultimi tempi era assolutamente determinato a partire. Ad arruolarsi. E’ una persona con problemi psichici. Ed è proprio tra queste persone, le più deboli, che l’Isis fa breccia e trova chi è disposto alla lotta armata. Noi speriamo possa redimersi. E siamo preoccupati per lui e per la situazione che sta vivendo. E’ un ragazzo con delle difficoltà – concludono i parenti – dalle quali vorremmo liberarlo e fare in modo che guarisca».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui