"Arrivano dal mare", Gabrielli e i Figli d'arte Cuticchio a Ravenna
Il mercoledì del 48° festival Arrivano dal mare invita grandi e piccoli alle 17 alla Rocca Brancaleone di Ravenna; Giorgio Gabrielli dà spazio a un carosello di figure sul pretesto di A spasso con Sandrone. Una piccola follia dove nessuno sta al suo posto, neppure il burattinaio, che intreccia storie e tecniche di animazione trasformando anche sé stesso. Alle 20.30 teatro Rasi, largo ai pupi siciliani della famosa famiglia Figli d’arte Cuticchio, legata al maestro puparo di Palermo Mimmo Cuticchio, in scena La pazzia di Orlando un classico del repertorio dei pupi siciliani. Dal 2001 l’Unesco riconosce l’opera dei pupi quale patrimonio immateriale dell’umanità; nel 2013 il ministero dei Beni culturali ha dichiarato di interesse storico l’archivio cartaceo dell’associazione Figli d’Arte Cuticchio. A Gambettola, Stazione degli Artisti, sono esposte le collezioni “Buratto fili e bastoni” di Teatrino dell’Es di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini; e ancora “L’Emilia-Romagna dei burattini: Fagiolino e Sandrone” della famiglia Sarzi Madidini.
Fra gli eventi culturali del 48° festival Adm, interessante la presentazione del libro di Alfonso Cipolla, Orchi, antropofagi e macellai. Storie varie per bambini succulenti (Edizioni Seb27, 2022). Cipolla, studioso di teatro tra Otto e Novecento, accademico, è anche fondatore con Giovanni Moretti dell’Istituto per i beni marionettistici e il teatro popolare, centro studi di rilevanza internazionale. «Curiosamente questo libro – le parole di Cipolla all’incontro – viene consigliato su Amazon dai 6 anni, cosa bizzarra; succede per via del titolo lungo, a cui spesso viene tolta la parte finale “per bambini succulenti”. In realtà le pagine trattano dello sfruttamento dell’infanzia, del mangiare e dell’essere mangiato, sul filo rosso del fantastico delle fiabe, in uno stile ironico e umoristico, anche davanti a storie tremende perché fa leva sulla leggerezza per rendere più inquietante il tema».
A dire il vero l’autore voleva scrivere un libro su “La iena di San Giorgio. Tragedia per marionette” di Guido Ceronetti partendo da fonti teatrali precedenti, del primo Novecento, che narravano di una storia fondamentalmente di stupro. «A forza di ricerche di testi però mi sono ritrovato molto più indietro nel tempo, a Polifemo, a Cronos, alla grande paura del mangiare e dell’essere mangiato, che può declinarsi anche psicologicamente, culturalmente, fino ai giorni nostri dove il più grande orco che ci divora è l’economia. Il che significa ad esempio che i ricchi sono tali perché mangiano i poveri. L’essere mangiati e il mangiare fa sì che si giustifichino stragi come quella dei conquistatori americani; sostenendo che i selvaggi sono cannibali, hanno ucciso quella civiltà precedente per portare la propria civiltà, e dunque mangiandola. Ciononostante, il libro diverte perché guarda con grottesco umorismo la mentalità distorta dell’umanità».
Silvia Battaglio, autrice e performer di teatro danza, ha presentato il nuovo progetto Dall’altra parte vincitore della prima edizione del premio della Fondazione Otello Sarzi (1922-2001) e ispirato a un testo dell’argentino Ariel Dorfman. Affronta la guerra con gli occhi di una coppia in attesa di un figlio che non torna. «Ho voluto rappresentare il figlio attraverso la costruzione di un pupazzo – ha spiegato Silvia – con cui interagiamo per creare la drammaturgia; il debutto è l’8 novembre a Reggio Emilia. Fra le suggestioni, ho pensato al film “Stalker” di Tarkovski, tra realismo e metafisico. Il linguaggio si serve infatti di parola, danza, testo, ma pure l’oggetto metafisico inanimato prende vita. Il figlio che non arriva torna in realtà per mano dei genitori, che lo ricostruiscono con materiali di scena, un po’ come Geppetto con Pinocchio; dandogli vita con una creazione in scena».
La famiglia Sarzi ha ricordato che Otello è stato un burattinaio innovatore che ha utilizzato drammaturgie di teatro contemporaneo, così il premio, voluto nel centenario della nascita dell’illustre maestro, valorizza compagnie di figura che fanno leva su autori contemporanei.
Info: 392 6664211