Alluvione in Romagna. Confagricoltura: "I campi non aspettano i tempi della burocrazia"

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RIMINI. "I campi non aspettano i tempi della burocrazia", così Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, è intervenuto durante l'Assemblea generale di Confagricoltura nazionale, in corso a Roma, per ricordare come l'emergenza alluvione sia ancora una spada di Damocle sulla testa degli agricoltori romagnoli. Il pressing dalle province romagnole colpite dall'alluvione del 16 maggio scorso è motivato: "Ci serve capire- prosegue Carli- in che tempi potranno arrivare le risorse, sia quelle promesse sia quelle aggiuntive di cui ci sarà sicuramente bisogno, e su quali strumenti potrà effettivamente contare l'agricoltura". Infatti, "sono tanti i danni a cui gli agricoltori devono far fronte- chiarisce-, possono compromettere il futuro dell'intero settore".
Nei giorni scorsi Confagricoltura ha incontrato il commissario alla ricostruzione, il generale Figliuolo, avanzando proposte per poter indennizzare le aziende colpite. "Ci aspettiamo un segnale concreto, anche dagli emendamenti che sono stati presentati e che verranno votati nei prossimi giorni", aggiunge quindi Alberto Mazzoni, presidente della Consulta di Confagricoltura Forlì. E ancora: "Chiediamo alla struttura commissariale- puntualizza- di verificare le richieste di parte pubblica e di non disperdere risorse preziose". E se la presenza del generale Figliuolo sul territorio "ci fa ben sperare", chiosa, parallelamente "confidiamo che in Parlamento vengano recepiti emendamenti che potrebbero aiutare il mondo agricolo colpito da frane e alluvioni". Nel dettaglio per Confagricoltura "è fondamentale che anche i fabbricati strumentali all'attività agricola vengano ricompresi nei ristori della ricostruzione; così come gli interventi di ripristino dei danni da frane e smottamenti".
Infine, alla lista Mazzoni aggiunge anche i danni su frutteti e vigneti che "vanno compresi nel sostegno".

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