Alluvione. A Cervia niente sale per il pubblico

La burchiella attraccherà sabato nella banchina prospiciente il magazzino “Darsena” senza sale. Ospiterà solo alcuni panieri da regalare agli ospiti di “Sapore di sale”, ma non ci sarà la distribuzione al pubblico del prodotto della Camillone come avveniva negli anni scorsi. «Il quantitativo è poco a causa della alluvione - spiega il presidente dal gruppo culturale Civiltà salinara Oscar Turroni -, e non volevamo scontentare la gente. Molti sarebbero infatti rimasti a mani vuote, è meglio quindi evitare le lunghe file che caratterizzavano la rimessa del sale». Nella salina artigianale fino ad ora sono stati prodotti 120 quintali di oro bianco, ma servono per l’inverno. «Se tutto va bene a settembre potremo arrivare a 150 quintali - aggiunge il presidente -, però siamo rimasti completamente senza riserve, dopo che la fiumana aveva invaso la Salina disciogliendo il sale stoccato nell’ex rimessaggio delle burchielle». Al via comunque con il solito clima di festa e tanti stand gastronomici per soddisfare i palati di tutti. La quattro giorni inizia domani alle 19, con il taglio del nastro da parte del sindaco sulla imbarcazione storica “Tre fratelli”. Venerdì alle 10.30 il gruppo della Civiltà salinara consegnerà al magazzino “Torre” due borse di studio ai migliori studenti dell’istituto alberghiero “Tonino Guerra”, mentre alle 18.30 il Museo del sale ospiterà la consegna della targa Fai alla Camillone, giunta 24 esima nella classifica de “I luoghi del cuore”. Sabato alle 16.30 come detto la consueta “Armesa” servirà soprattutto per rinnovare la tradizione, ricordando che la salina industriale è ancora chiusa a causa del disastro di metà maggio. La produzione del 2023 è saltata, quella del prossimo anno attende una iniezione di fondi per rimettere a posto i macchinari: si parla di 7/8 milioni. Di questo si parlerà durante il convegno in programma domenica alle 12, ancora al Torre, alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini. «Questa edizione sarà molto particolare - sottolinea il sindaco Massimo Medri -, e vuole essere un sostegno alle saline, che necessitano del contributo di tutti per riprendere a vivere. Il cammino è lungo e complesso, noi stiamo lavorando insieme alla Regione e al commissario Figliuolo per reperire i fondi necessari. Con l’università di Bologna verrà inoltre elaborato un progetto di ripristino dell’area umida. Oggi l’unica sezione funzionante è quella della Camillone, grazie al grande lavoro dei volontari».

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