Alfero: punto di consegna per internet veloce

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La possibilità di rilancio e sviluppo per i territori di collina e di montagna passa attraverso i fili della fibra ottica ed i collegamenti digitali veloci, con internet veloce che si irradia anche via onde radio.

Ne è convinto il sindaco di Verghereto Enrico Salvi che nei prossimi giorni vedrà l’installazione ad Alfero di un Pcn (Punto di consegna neutro) a supporto della rete di distribuzione di fibra ottica nel territorio montano.

Il Comune ha concesso un’area in comodato, in via dei Laghi nella zona artigianale, ad Open Fiber spa, impegnata a livello nazionale a portare internet veloce anche nelle zone più “difficili” e meno abitate, quelle commercialmente non servite dagli operatori delle telecomunicazioni.

E l’Unione dei Comuni ha autorizzato l’installazione dal punto di vista dello svincolo idrogeologico.

Invece dal punto di vista edilizio le opere previste consistono nella realizzazione di una platea di cemento armato di ridotte dimensioni (6,20 x 6,30 metri e spessore di 20 centimetri) su cui collocare l’infrastruttura tecnologica del Punto di consegna neutro.

Con l’attivazione del Pcn, al quale potranno collegarsi via radio gli operatori delle telecomunicazioni, potranno essere servite migliaia di abitazioni dei Comuni di Casteldelci, Verghereto, Bagno di Romagna e Sarsina.

Sullo sviluppo dei collegamenti digitali veloci punta molto il sindaco Enrico Salvi, ricordando una serie di progetti che potrebbero essere finanziati coi fondi del Pnrr.

«Sul Pnrr c’è il rischio di avere tante aspettative e di cadere ancora negli eccessi di burocrazia - spiega Salvi - Vedremo come andrà coi bandi. Noi per la montagna dobbiamo investire molto sui collegamenti veloci e sulla fibra ottica. La possibilità di collegamenti veloci non solo agevola aziende locali e residenti, che scontano un gap anche da questo punto di vista con le realtà della pianura, ma può portare a nuove aziende e nuovi residenti, che possono unire con lo smart working la possibilità di lavorare da remoto col risiedere in zone tranquille e naturalisticamente eccezionali».

Qualcuno ha già cominciato a fare questa scelta.

«E poi, come abbiamo previsto con l’Unione dei Comuni in alcuni progetti per lo sviluppo della digitalizzazione, vorremmo creare spazi lavorativi e di studio attrezzati e condivisi per il cosiddetto “coworking”».

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