Albanese e Persichilli con la sinfonica del Maderna al Bonci

“Voci per l’infinito” il titolo del concerto inserito nella stagione musicale del teatro Bonci, nell’ambito di Ert, che questa sera si tiene alle 21. Un incontro di solisti di primo piano con le pagine musicali creativamente più alte del repertorio dell’ultimo periodo del Classicismo e del centrale Romanticismo tedesco. Di scena infatti il pianista Giuseppe Albanese e il violoncellista Alfredo Persichilli con lo spiegamento Della giovane Orchestra Sinfonica del Conservatorio Bruno Maderna diretta dal maestro ravennate Paolo Manetti. Due solisti di grande richiamo per un curriculum d’eccellenza e un’attività concertistica di fama internazionale che li colloca tra i maggiori rappresentanti del panorama musicale odierno.

Classe ’72 Persichilli, romano, diplomatosi a diciassette anni con il massimo dei voti e lode al conservatorio di Santa Cecilia, perfezionatosi con il celebre Franco Maggio Ormezovskjs, è primo violoncello dell’Orchestra e della Filarmonica del teatro alla Scala di Milano. Classe ’79 Albanese, nativo di Reggio Calabria, anch’esso diplomatosi a soli diciassette anni con la menzione d’onore al conservatorio di Pesaro, per poi perfezionarsi all’Accademia pianistica di Imola con Piero Rattalino, nel 2003 ha ottenuto il primo premio al prestigioso concorso internazionale Vendome Prize e nel 1997 il premio speciale per la migliore esecuzione dell’opera contemporanea alla cinquantaquattresima edizione del concorso internazionale Busoni di Bolzano. Ha debuttato nel 2014 in Deutsche Grammophon con l’album “Fantasia” con musiche di Beethoven, Schubert, Schumann. Ricopre la cattedra di pianoforte principale al Maderna.

E con il quarto Concerto in sol maggiore op.58 per pianoforte e orchestra di Beethoven si propone per l’interpretazione, dal punto di vista pianistico, del più importante concerto beethoveniano, quello che più di ogni altro profetizza le caratteristiche tecniche ed espressive del pianoforte; composto tra il 1805 e il 1806 contemporaneamente alla quarta Sinfonia. Con il Premio Rahn, vinto nel 1995, Persichilli veniva invitato alla Tonhalle di Zurigo eseguendo il Concerto in la minore per violoncello e orchestra op.129 di Schumann. Lo stesso che nel concerto della serata si potrà ascoltare, tra i capisaldi dell’ampio repertorio della letteratura concertistica per violoncello di Persichilli, siglato con le sue appassionate idee melodiche dall’impianto del genio schumanniano, amato dai solisti e tra i più eseguiti. Per l’introduzione al programma l’Orchestra Maderna si presenta con «una delle più belle opere musicali che noi possediamo», come definì significativamente la pagina dell’Ouverture in si minore delle Ebridi (La grotta di Fingal) di Mendelssohn, Richard Wagner. Del 1829, l’opera nacque dall’esperienza di viaggio del compositore in Scozia. Da sedici a otto euro i prezzi del biglietto.

Info: 0547 355959

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