Agroalimentare, turismo e calzaturiero: così l'economia romagnola è ripartita

La Romagna ha mostrato un elevato livello di resilienza economica rispetto alla crisi legata alla pandemia del Covid-19, nonostante abbia registrato una brusca frenata delle esportazioni nel 2020 (-13% rispetto al 2019). E' quanto è emerso alla quinta edizione di Fattore R, Romagna Economic Forum, in corso al Grand Hotel di Rimini

Il territorio è caratterizzato da performance d’eccellenza nei settori alimentare, turistico, e calzaturiero, comparti nei quali presenta realtà di alto livello come la filiera alimentare di Ravenna e Forlì-Cesena, la riviera di Rimini e provincia e il distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli, ma che tuttavia rappresentanoanche i settori economici che hanno registrato gravi perdite durante il lockdown. Da questa premessa prende il via l’analisi realizzata da EY, in collaborazione con Luiss Business School, presentata oggi a Fattore R.

Agroalimentare

Questa l’analisi in sintesi: Agroalimentare: export in crescita del 9,2% nel primo trimestre 2021. Ravenna la provincia traino con +25,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.Più della metà delle imprese “green” (55,3%) si concentra nell’agroalimentare: a maggio 2020 si sono sviluppate 1.035 imprese green, il 17,4% delle imprese green della regione.

Turismo

Forte ripresa nel turismo romagnolo: +37% di presenze nell’estate 2021- Da sviluppare il turismo sostenibile e di benessere: nuovo trend capace di attrarre i turisti internazionali a più alto valore aggiunto per il territorio.

Calzaturiero

Calzaturiero sempre più digitale: grazie soprattutto alle vendite online il comparto ha risposto molto bene nel 2021 (+19,4% nel primo trimestre)

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