Aeroporto Marconi di Bologna, si punta sulla sostenibilità

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L’aeroporto Marconi di Bologna fa una svolta green e diventa più sostenibile con una sfida sull’economia circolare. La Adb, nell’ambito del protocollo siglato con il Gruppo Hera ed in collaborazione con il Gruppo Argenta, avvia infatti il progetto Rivending, promosso da Confida, l’Associazione italiana distribuzione automatica, il Corepla e Unionplast per il recupero e il riciclo dei bicchierini e delle palette dei distributori automatici di bevande presenti in aeroporto. È il primo aeroporto in Italia ad attivare un’iniziativa del genere, che potrebbe portare il Marconi a riciclare 100mila bicchieri nel primo anno di raccolta e, a regime, a raccogliere 300mila bicchieri all’anno (corrispondenti a circa una tonnellata di plastica e polistirolo), con una frequenza di una raccolta ogni tre mesi. Il progetto consente di semplificare e rendere efficiente il processo di riciclo della plastica Ps. Viene recuperato infatti un materiale di altissima qualità, grazie ad una raccolta dedicata a monte, che consente di evitare i costosi e dispersivi passaggi di separazione dalle altre plastiche e di lavaggio industriale dei materiali. L’obiettivo finale a cui tende il progetto è quello di trasformare il bicchiere usato in un nuovo bicchiere, creando così un’effettiva “chiusura del cerchio”. Attualmente – in attesa di modifiche alla normativa sui prodotti per alimenti e bevande – il materiale riciclato è utilizzato per produrre altri manufatti, come ciotole per animali o materiale scolastico.

Oltre a questo, c’è la raccolta differenziata del Pet, quindi delle bottigliette dell’acqua e delle altre bevande, in nuovi contenitori dedicati. Per Marco Berga, direttore sviluppo persone e organizzazione di Aeroporto di Bologna, «si tratta di un ulteriore tassello del più ampio Piano di Sostenibilità che stiamo portando avanti con convinzione, anche in una logica di recovery post pandemia. In questa prima fase del progetto saranno importanti anche la formazione e il coinvolgimento delle nostre persone e di tutta la community aeroportuale, per adottare con efficacia comportamenti più sostenibili, non solo sul posto di lavoro. Procederemo quindi all’attivazione di momenti formativi sull’economia circolare, anche in collaborazione con il Gruppo Hera».

«Siamo davvero fieri – ha dichiarato Carla Falato, responsabile operativa di Rivending - che l’Aeroporto Marconi abbia rafforzato il suo percorso di sostenibilità ambientale attraverso l’adozione di un progetto di economia circolare che dà una soluzione al fine vita dei prodotti monouso di plastica nella distribuzione automatica». In questa prima fase, i contenitori dedicati al riciclo sono stati collocati in corrispondenza di 10 postazioni utilizzate dai lavoratori della comunità aeroportuale (uffici, area merci, rampa, officina, training center, ecc.), ma l’obiettivo è quello di posizionarli anche nelle aree destinate ai passeggeri, ed estendere così la raccolta a tutte le aree aeroportuali. «Con l’Aeroporto è in atto una collaborazione virtuosa che prevede ulteriori avanzamenti nei prossimi mesi. Si rafforza così il nostro impegno nell’economia circolare, in particolare nella valorizzazione delle risorse, che ci ha permesso di raggiungere nei territori serviti risultati importanti: abbiamo superato il 65% di raccolta differenziata e il 72% di riciclo imballaggi, in largo anticipo sugli obiettivi fissati dall’Europa», ha commentato Franco Fogacci, direttore centrale servizi ambientali e flotte del Gruppo Hera.

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