A processo la rissa tra bande in stazione a Cesena

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Una discussione “a tre” programmata. Per dirimere “questioni di cuore”. Al primo ceffone volato sono spuntati da una parte gli amici (magrebini e per la maggior parte savignanesi) di uno dei contendenti; e dall’altra gli amici (prevalentemente moldavi e cesenati) del secondo protagonista della disfida. Ed hanno gettato nel caos all’uscita di scuola la zona della stazione dei bus: protagonista per alcuni interminabili minuti di minacce e bastonate, lanci di sassi e di bottiglie di vetro. Sono otto le persone maggiorenni, oggi tutte poco più che ventenni, per le quali ieri è iniziato il processo per rissa aggravata e lesioni nell’aula del giudice Sonia Serafini. Le accuse contestate dal pm Alice Dati risalgono al 1° dicembre 2017 e vennero documentate dalle foto del Corriere Romagna prima ancora dell’arrivo sul posto delle forze dell’ordine. Molti dei protagonisti moldavi della questione erano minorenni all’epoca dei fatti e sono stati giudicati separatamente dal tribunale competente. Un altro paio di persone hanno concordato la messa in prova ai servizi sociali e sono uscite dal processo. All’orario di uscita di scuola uno dei denunciati (moldavo) aveva dato “appuntamento chiarificatore” (accompagnato da un amico di origini tunisine) ad un altro giovane marocchino. Dietro al Cubo scolastico dovevano discutere della fidanzatina (italiana minorenne e cesenate) di uno dei due. Che veniva “importunata” dall’altro. Dalle parole si è passati presto alle vie di fatto. Come sono partiti i primi ceffoni però, due maxi gruppi di amici di tutti e due i contendenti sono usciti allo scoperto: tra zona Liceo e stazione ferroviaria. Dando vita a inseguimenti, bottigliate e bastonate. Ripresi dalle telecamere di sorveglianza della zona che hanno dato modo agli investigatori di circoscrivere nel tempo i partecipanti.

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