A Pennabilli torna il festival "Artisti in piazza"

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Tornano dall’1 giugno per cinque giorni, gli “Artisti in piazza” a Pennabilli, «un orgoglio per la città, una delle nostre manifestazioni più importanti, il fiore all’occhiello» – ha esordito il sindaco Mauro Giannini nella conferenza stampa di presentazione del programma, tenutasi ieri in Piazza Garibaldi. Per questo ha plaudito all’organizzazione, sempre in mano all’Associazione “Ultimo Punto” che il “Festival internazionale di Arti Performative Artisti in Piazza” l’ha ideato e continua a promuoverlo, a cui ha rivolto sentiti ringraziamenti e complimenti.

«Ripristinando la tradizionale formula dei 5 giorni pieni – ha aggiunto il primo cittadino – avremo la garanzia di giornate intense e speciali nell’auspicio di un tempo atmosferico buono e con la richiesta a tutti i cittadini di collaborazione e superamento dei disagi». È la dimostrazione questa che tanto profondo era il desiderio di tornare alla normalità, cosa che ha fatto commuovere il direttore artistico Enrico Partisani: «Così – ha commentato – il formato classico ritrasformerà il festival in una grande festa collettiva, la ruggine accumulata è stata rimossa grazie alla disponibilità della macchina comunale che ci ha molto facilitato».

Ormai è una manifestazione che giunta alla sua XXVI edizione non teme più nulla, soprattutto dopo il riposizionamento a causa della pandemia da Covid, grazie anche al sostegno di Ministero, Regione, Provincia, Comune, Visit Rimini, Pro Loco, Gal, Rete dei Festival e una miriade di associazioni locali, nazionali ed europee. E l’immagine, sempre a firma di Gregorio Giannini, conferma questa carica emozionale forte e trascinatrice: «Ci siamo ispirati a una frase poetica di Tonino Guerra che inneggia alla creazione di un sogno in cui credere, qualcosa su cui puntare per andare aventi, per tirare l’anima». E poichè Guerra dice che bisogna credere di costruire le piramidi (Qualcuno deve gridare che costruiremo le piramidi) è proprio la piramide a ben rappresentare l’anima del festival piena di speranza, col suo format originale di 5 giorni, pronto a offrire emozioni, bellezza, felicità. Parole chiave che soggiacciono alle 55 compagnie, ai 60 spettacoli e al contorno di animazione, laboratori, stand, work shop, azioni e camminate, spettacoli site specific.

Sono più del solito le compagnie, rappresentative di una varietà ampia di generi: circo contemporaneo, danza, teatro di figura, musica, clownery, performance, paesaggio, dj set affiancate da stand artigianali e punti di distribuzione di food trucks. «La selezione artistica è frutto di collaborazioni decennali con compagnie, artisti, operatori di tutto il mondo – ha precisato il direttore – e quest’anno garantirà un programma che nei cinque giorni cambierà notevolmente». Attenzione particolare anche verso l’ambiente «non solo per il discorso sulla produzione e trattamento dei rifiuti ma per l’inserimento di spettacoli che sensibilizzano al tema».

Per il teatro di strada sono state menzionate le tre compagnie giunte grazie al Programma di Internazionalizzazione della Cultura Spagnola: Tercio Incluso che trasporta lo spettatore in uno spazio domestico e intimo; Puppæ Company, che immerge in un immaginario dal quale è difficile uscire; e Zero en Conducta dalla poesia visiva che risveglia l'amore per ciò che non si vede. Grande attesa per Ketch, novità assoluta che viene dal Giappone, seguito dalla televisione nipponica che proprio qui darà avvio alle riprese di un docu film sul comico di fama internazionale.

Biglietti: liveticket.it/artistiinpiazza-pennabillifestival

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