A 60 anni gli trovano 4 piante di marijuana. "Non riesco a dormire, la uso come tisana"
Se l’atteggiamento indecifrabile di un individuo davanti a un gruppo di case e l’inconfondibile odore proveniente da un garage avevano fatto sorgere qualche sospetto, la successiva perquisizione ha dato la certezza: all’interno del vano, in una delle vie principali di Massa Lombarda, un 60enne aveva creato una vera e propria serra per la coltivazione di marijuana. A scoprirlo lunedì mattina sono stati i carabinieri della stazione locale, che nel garage dell’uomo hanno trovato tutto il necessario per la produzione della sostanza stupefacente. A svettare nella penombra della sala erano quattro piante di marijuana tra i 50 e i 160 centimetri di altezza, corredate da un arsenale di attrezzature e prodotti ad hoc: contenitori forati con griglia e palline antimuffa, ossigenatori, timer elettrico, lampade a led, un essiccatore, serre in stoffa, fertilizzanti e quattro kit di rilevazione del ph dell’acqua. Dentro l’essiccatore i militari dell’Arma hanno inoltre rinvenuto 75 grammi di erba, mentre altri 62,9 grammi erano conservati in un contenitore di plastica. Infine, è stato lo stesso 60enne a consegnare spontaneamente ai carabinieri il grammo di marijuana che aveva in tasca. La finestra del garage risultava invece sigillata con nastro adesivo e cartone, in maniera tale da non far filtrare la luce e consentire così una coltivazione ad acqua della pianta proibita. Nel box auto, così come nel resto dell’abitazione, non erano però presenti i materiali solitamente utilizzati per il confezionamento delle dosi destinate alla cessione: ed infatti l’uomo, arrestato dai carabinieri per produzione e detenzione di sostanza stupefacente, ieri si è presentato in tribunale a Ravenna per la convalida davanti al giudice Cristiano Coiro sostenendo di fare esclusivamente un «uso personale» di quella marijuana. «Non ho mai spacciato» ha detto rispondendo alle domande del giudice, per poi aggiungere un ulteriore dettaglio: «Sono affetto da alcune patologie, mi serve a scopo terapeutico, la assumo la sera per riuscire a dormire». Una tesi poi ribadita anche dal suo legale, l’avvocato Filippo Bianchini, che ha presentato i certificato medici e sottolineato come la produzione di marijuana consista in «una sola coltivazione all’anno per permettersi una tisana rilassante prima di andare a letto». E così l’argomentazione medica, unita alla presenza di un solo precedente risalente a quasi 40 anni fa e al contesto familiare stabile in cui è inserito l’uomo, ha portato il giudice a ordinare l’immediata liberazione del 60enne, in attesa del processo.