7000km a piedi: l'impresa di Elia Origoni, il super-escursionista

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Di escursionisti da Balze e dalle sorgenti del Tevere ne passano tanti, ma questo è davvero speciale. L’ha scoperto il gestore del camping Tiber, Riccardo Giovannini, lunedì mattina poco prima di mezzogiorno, quando in piazza a Balze ha visto un giovane con lo zaino. «Ho visto che era un escursionista e stava verificando percorsi e sentieri e mi sono avvicinato per fare quattro chiacchere - spiega Giovannini -. Ho scoperto che si chiama Elia Origoni ed è partito l’8 febbraio da Santa Teresa di Gallura, in Sardegna, per fare il Sentiero Italia, di 7.000 km, in solitaria. Dalla Sardegna è passato alla Sicilia in circa 4 giorni di barca a remi e dopo aver percorso la Sicilia ha attraversato lo stretto di Messina con una piccola barca, sempre per annullare completamente ogni utilizzo di carburante che non sia la sua personale energia. Adesso sta risalendo l’Appennino fino alla Liguria e poi sarà la volta delle Alpi fino a Trieste”.

Lunedì Origoni, veneto, era partito da Viamaggio con l’obiettivo di arrivare a Badia Prataglia passando per le sorgenti del Tevere, Montecoronaro, Verghereto, Montiano, Rotta dei Cavalli e crinale fino al Passo dei Mandrioli. «Ha apprezzato molto la nostra cordialità e il territorio - continua orgoglioso Giovannini -. Si è complimentato di come sono tenuti bene i sentieri», e detto da uno che di chilometri ne ha già fatti parecchi suona come un bel complimento.

Nel suo sito www.eliaorigoni.com si possono trovare tante informazioni sull’impresa e gli aggiornamenti del diario. E quindi sarà lunedì prossimo il giorno in cui scrivendo il diario della settimana trascorsa esprimerà le sue impressioni su incontri e paesaggi di Balze e d’Alto Tevere. «È un’avventura che mi ha affascinato - confessa Giovannini -. Si sta facendo mesi di cammino a una media di circa 40 km al giorno con uno zaino pesante e dormendo anche all’aperto dove trova qualche riparo. Ha anche la tenda con sé, ma possibilmente vuole evitare l’impazzimento di montarla».

Più che un sentiero ormai è diventato un’autostrada, dopo l’inizio dei lavori di manutenzione straordinaria al Sentiero del Lupo, che collega il Monte Piano alla Colla di Rio d’Olmo. Ci passano comodamente anche le macchine, come da foto postata dal Comune. D’altra parte anche i lupi possono apprezzare ogni tanto qualche percorso ampio e tranquillo. I lavori comprendono la rimozione di due frane che da anni limitavano il transito, il rifacimento delle cunette di scolo delle acque, il restauro delle staccionate e il diradamento delle piante lungo il tracciato. Lavori di sistemazione riguarderanno anche la strada che collega Fonte Abate al Monte Piano fino a Rio Salso, realizzati a cura delle Unioni dei Comuni della Romagna Forlivese e della Valle Savio, che gestiscono il patrimonio demaniale in Comune di Bagno di Romagna. Questo intervento fa seguito al precedente, riguardante la riqualificazione della mulattiera che collega Rio Salso sino al Ponte del fosso Rio Salso e che proseguirà con la restante parte di sentiero fino a Cà di Veroli. Inoltre, comunica l’amministrazione, «siamo in attesa di ricevere il più ampio progetto di riqualificazione di 15 anelli sentieristici finanziato a dicembre, nell'ambito di un programma che prevede anche l'installazione di bacheche informative, la creazione di cartine cartacee e lo sviluppo di App con la georeferenzazione della rete dei sentieri e contestuale creazione di un catasto dei sentieri». Il tutto con l’obiettivo di promuovere la rete sentieristica come volano del turismo slow per appassionati e famiglie.

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