17 sindaci romagnoli a Bonaccini: chiediamo di essere ascoltati

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In questa fase in cui tutto è ancora in definizione, vorremmo avere con lei un’interlocuzione trasparente al fine di portare un contributo positivo al suo lavoro sui tavoli governativi: per questo ci mettiamo a disposizione e le chiediamo un incontro”: si conclude così la lettera che diciassette sindaci romagnoli, appartenenti a territori di tre province, hanno rivolto al Presidente della Regione Stefano Bonaccini. Un messaggio forte, incentrato su quel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza che, secondo i firmatari, rappresenta “l’opportunità più importante di rinascita e di progresso che la Nazione abbia mai potuto cogliere nella sua storia recente. Una quantità di risorse importantissima da 209 mld - in parte debito ed in parte a fondo perduto - che abbiamo il dovere di gestire in maniera appropriata ed efficiente. Un’occasione che, come sistema istituzionale, non possiamo fallire.” Non è un progetto antitetico a quello già delineato dalla Regione, ciò a cui i sindaci mirano, ma “un confronto costruttivo nel generale interesse delle nostre comunità.” Mano tesa quindi nei confronti del Presidente Bonaccini, pur non nascondendo il rammarico per essere stati esclusi fino ad oggi “dall’interlocuzione avviata tra Regione e Governo rispetto alla finalizzazione delle ingenti somme legate al Piano.” Sindaci che, comunque fiduciosi di poterne parlare presto attorno a un tavolo, già in questa comunicazione forniscono alcuni spunti. In tema di innovazione e digitalizzazione (“Maggiori investimenti a contrasto del digital divide e un focus sulla digitalizzazione degli archivi comunali: operazione costosa ma che consentirebbe di migliorare l’efficienza della macchina burocratica”); sanità, assistenza e cura (“La pandemia ha confermato quanto la medicina del territorio sia fondamentale: va potenziata, seguendo il principio cardine della sussidiarietà orizzontale e di coinvolgimento anche del privato accreditato in una logica di unico sistema di welfare”); scuola e formazione (“E’ urgente intervenire sulle scuole. Concentrarsi soprattutto sulla ristrutturazione, la riqualificazione o la sostituzione degli edifici esistenti. Proponiamo la realizzazione di un censimento dei progetti dei singoli comuni in attesa di essere finanziati: al fine di comprendere se arriverà sufficiente copertura dal Recovery Plane  per riuscire a candidare a finanziamento almeno un progetto per comune, dando maggiori punteggi alla costruzione di nuovi plessi o a interventi di ristrutturazione importanti”).

 I firmatari sono i sindaci di Bellaria Igea Marina, Borghi, Brisighella, Casteldelci, Coriano, Dovadola, Gatteo, Novafeltria, Pennabilli, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano, San Leo, Sarsina, Sogliano sul Rubicone, Talamello, Verghereto.

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