Rimini, appende per le orecchie il cane nel vuoto: vicina filma tutto

Rimini

Rimproveri, urla, strattonamenti e addirittura la minaccia di venire lanciato giù dal balcone, tenendolo sospeso nel vuoto dal padrone che lo afferrava per le orecchie. Questa volta, a finire vittima di maltrattamenti, è un cagnolino di razza maltese, le cui peripezie sono state viste e filmate da una vicina di casa. I fotogrammi del video sono poi passati sotto l’occhio vigile della polizia locale, a cui una vicina ha sporto denuncia. Con il filmato in mano, gli agenti si sono quindi presentati a casa dei padroni del maltese, sequestrando preventivamente il cagnolino e prendendolo momentaneamente in custodia, dandone comunicazione al pm di turno. Ora, per il padrone del cane e sua moglie (lei a titolo di concorso in quanto proprietaria dell’animale) si aprono le indagini per maltrattamento di animali, ai sensi dell’articolo 544 ter del codice penale, che prevede fino a un anno e mezzo di carcere.

La vicenda

Siamo in un condominio dove il cagnolino vive in un appartamento insieme alla sua famiglia. Una dirimpettaia, però, nota che il maltese viene spesso trattato con modi bruschi dai proprietari. Così, un giorno, armata di smartphone, riprende il marito che percuote il cane, che lo tira per le orecchie e lo tiene sospeso nel vuoto, oltre la ringhiera del balcone. La donna trasmette subito il video alla polizia locale, che la sera del 25 gennaio si presenta alla porta della famiglia e prende con sé il cagnolino.

«Nessun maltrattamento»

Per i padroni del cane, però, le cose non stanno proprio così. I due, un uomo e una donna di origini straniere di circa 40 anni, hanno affidato la propria difesa nel giudizio che potrebbe essere incardinato all’avvocata Sonia Giulianelli. Dalla legale si apprende infatti che i modi bruschi del padrone del maltese erano dovuti in realtà al tentativo di insegnare al cane a stare lontano dai pannolini del figlio piccolo della coppia. Il maltese, infatti, avrebbe avuto il brutto vizio di mangiare le feci contenute nei pannolini sporchi gettati nell’immondizia. Quando la polizia si era presentata alla porta per portare via il cagnolino, infatti, la famiglia, compreso l’animale, sarebbe stata travolta dall’indignazione, vivendo la separazione come un autentico dramma. Ora spetta al gip stabilire se convalidare o meno il sequestro.

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