Appello della cultura: "Governo inserisca odg nel Decreto Sostegni"

Cultura

ROMA. Le associazioni della filiera della cultura, degli eventi e dello spettacolo – tra cui CulTurMedia/Legacoop Nazionale, con la sua presidente Giovanna Barni – si sono unite per lanciare un appello al presidente Mario Draghi affinché sostenga i lavoratori e le imprese di un settore che ha pagato molto caro il prezzo della chiusura. «Riaprire non basta» dicono. Nei giorni scorsi è stato approvato un ordine del giorno al Dl Sostegni che chiede al governo di impegnarsi a introdurre «misure in favore delle imprese che gestiscono attività, servizi culturali, eventi, congressi e spettacoli, cinematografici e teatrali, compreso il loro indotto, con particolare riguardo all’esenzione dal pagamento degli oneri contributivi per un periodo non inferiore a sei mesi dal primo mese successivo alla riapertura».

«Sarebbe importante che questo ordine del giorno fosse recepito dal governo e inserito nel Dl Sostegni che è in via di approvazione. Seppur stiamo andando nella direzione di aperture progressive, molte attività sono soggette a tante limitazioni rendendone non sostenibile lo svolgimento. Migliaia di imprese sono a rischio, nonostante i ristori – quando ricevuti – e centinaia di migliaia di posti di lavoro sono in esubero».

«Lavoratori e lavoratrici fermi da molti mesi – continuano – dovrebbero essere, non solo più tutelati, ma anche messi nelle condizioni di riprendere a esercitare la loro professione, alternando le politiche attive del lavoro, in particolare decontribuzione e formazione, alle politiche passive, per avvicinarsi nei limiti del possibile e progressivamente ai precedenti livelli occupazionali».

«Noi ci siamo messi tutti insieme nell’operazione più trasversale sinora mai compiuta e chiediamo al governo di fare lo stesso per salvare un settore che è parte centrale dello sviluppo economico del nostro Paese».

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