Aperitivi stupefacenti? Licenza sospesa al “Caffè del marinaio” di Riccione

Riccione

RICCIONE . Licenza sospesa per quindici giorni a partire da oggi per il “Caffè del Marinaio”, il locale pubblico che si trova in viale Emilia a Riccione. È quanto disposto dal questore di Rimini Francesco De Cicco su proposta dei carabinieri di Riccione. Dalle indagini dei militari dell’Arma, seguite all’arresto avvenuto due mesi fa di un trentottenne albanese, è risultato infatti che il bar era un luogo di ritrovo sia dello spacciatore sia della sua clientela. Le cessioni di cocaina, stando alle parole degli stessi acquirenti, avvenivano all’ora degli aperitivi quando il locale risultava essere affollato.

Tutela dell’ordine pubblico

Il provvedimento, preso sulla base dell’articolo 100 del Tulps e finalizzato alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, è stato notificato ieri pomeriggio all’amministratore della società che gestisce il locale. Il titolare non si è accorto di quanto avveniva all’interno del locale e non è coinvolto nell’inchiesta. Va chiarito, infatti, che la misura amministrativa ha natura cautelare e non sanzionatoria e non presuppone responsabilità da parte del locale.

Situazioni a rischio

Nelle intenzioni dell’autorità, attraverso la chiusura temporanea del locale, si vuole evitare il ripetersi di situazioni a rischio e tornare alla normalità. Una certa «tolleranza», si legge nel provvedimento, c’era nei fatti: il caffè era diventato «punto di riferimento abituale» per l’acquisto di droga. Alcuni avventori avrebbero commentato al bar anche gli sviluppi legati all’arresto dell’albanese, comprese le loro convocazioni in caserma. Plaude al provvedimento il sindaco di Riccione Renata Tosi che ringrazia polizia e carabinieri «per il lavoro di solerte controllo del territorio che rafforza il sentimento di sicurezza dei cittadini. In particolare - prosegue la prima cittadina - quando si concentra, anche se in maniera rigida, sui luoghi di aggregazione che devono mantenere una condotta corretta». Favorire il consolidamento a Riccione soltanto di realtà imprenditoriali serie, sottolinea Renata Tosi, porta «vantaggi per tutta l’economia del territorio».

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