Rimini, anziano rischia di morire in mare, salvato in extremis

Malore in acqua, anziano soccorso in extremis dal bagnino. Ha salvato la vita un turista ultraottantenne proveniente dal nord Italia che, colto da svenimento improvviso, ieri ha rischiato di annegare nello specchio d’acqua antistante il bagno 104 Marebello di Rimini. Protagonista del buon esito della vicenda il 45enne, Alberto “Ananke” Biagini, nel salvataggio da 26 anni.

Per un soffio

Ripercorre minuti convulsi l’eroico protagonista della mattinata, che è membro dell’Associazione marinai di salvataggio della Provincia, fondata nel 2008 dal riccionese Graziano Bardeggia: «Erano le 10 del mattino – racconta – quando ho notato un anziano che barcollava a circa 70 metri dalla riva. Era immerso nell’acqua quasi fino al collo. L’ho visto inciampare e rialzarsi due o tre volte, dopodiché non ho esitato a correre al moscone, supportato da Battista Babini, giunto a dar manforte dallo stabilimento balneare Coco beach». Continua il 45enne: «Quando siamo arrivati, l’uomo si era inabissato entrando nella sindrome da sommersione». Seguono manovre condotte con lucidità ma sul filo del rasoio. Biagini si immerge issando il malcapitato esanime sul moscone, con l’aiuto del collega. Una volta tornati a riva, il villeggiante viene messo in posizione di sicurezza, mentre gli operatori balneari valutano i parametri vitali, allertando il 118. «Il battito cardiaco era presente, seppur molto debole – ricorda Biagini – mentre il respiro risultava faticoso, dopo l’ingestione di molta acqua». Senza frapporre indugi, effettua la ventilazione con il pallone Ambu, che rientra nell’attrezzatura di primo soccorso. Per precauzione ha già caricato le piastre del defibrillatore «per essere pronto in caso di arresto cardiaco». Seguono minuti concitati mentre la moglie dell’80enne si dispera, lamentando che il consorte «già cardiopatico e diabetico» era entrato in acqua dopo aver fatto colazione. All’arrivo del 118, l’uomo risulta cosciente.

Occhio alla disattenzione

«La speranza è che si riprenda presto», auspica Biagini alle prese con il primo salvataggio della stagione, notando che la dinamica dei malori segue al 95% lo stesso copione. «Tanti anziani si avventurano nell’acqua da soli e subito dopo aver mangiato. Pochi minuti e l’acqua fredda provoca uno shock termico con tutte le conseguenze del caso: dallo svenimento all’epilogo in certi casi fatale». L’ultima parola stavolta l’ha detta la prontezza di riflessi di “Ananke”. «Se fossi intervenuto una manciata di secondi più tardi, – osserva – il bagnante sarebbe finito in arresto cardiaco. Per fortuna è andata diversamente».

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