Antibiotici, “avere cura”: usarli al meglio equivale a usarli meno

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I l sempre più diffuso impiego degli antibiotici nel mondo è, da diversi anni, fonte di preoccupazione per l’incremento delle resistenze batteriche che, di fatto, rischiano di spuntare queste importantissime armi che abbiamo per combattere le infezioni. Responsabile di questo fenomeno non è solo l’uso degli antibiotici nella medicina umana, ma anche in quella veterinaria e in agricoltura. La dispersione, poi, nell’ambiente finisce con l’aggravare il problema. In Europa, l’Italia sta nel gruppetto dei maggiori consumatori di questi farmaci sia per gli adulti che per i bambini. Fanno un po’ peggio di noi solo Francia, Spagna, Romania, Irlanda, Cipro e Polonia. In realtà, negli ultimi 10 anni l’Italia ha fatto qualche passo avanti (nel senso che ne ha ridotto il consumo) ma, in ogni caso, potremmo e dovremmo fare meglio. Nel 2019, il 41% dei bambini (poco meno di un bambino su due) di età inferiore a 13 anni è stato trattato almeno una volta con antibiotici e al Sud (45%) se ne prescrivono più che al Nord (37%).

Si tratta di farmaci molto utilizzati nei bambini e non sempre a proposito. Ciascuno di noi, genitore o pediatra, può fare qualcosa in questo senso. Non tutte le febbri, non ogni male all’orecchio o male alla gola, non ogni colpo di tosse richiede l’antibiotico. Spesso si tratta di infezioni virali, soprattutto nella stagione invernale, sulle quali l’antibiotico è del tutto inefficace e che probabilmente sono destinate a risolversi senza danni dopo pochi giorni. Basta sapere aspettare, fidandosi dei consigli che il pediatra potrà dare nel frattempo. Qualsiasi farmaco – e quindi anche l’antibiotico – può avere effetti collaterali (intolleranze, allergie, disturbi intestinali) e quindi è bene non utilizzarli se non ce n’è davvero bisogno. D’altra parte, non bisogna “avere paura” degli antibiotici perché non esistono, a priori, antibiotici più o meno “forti”, ma esistono antibiotici più “mirati” per l’infezione che si vuole curare, oppure a più “ampio spettro” quando ancora non abbiamo certezza di quale batterio dobbiamo combattere. Se utilizzati correttamente, non indeboliscono l’organismo, anzi sono indispensabili per curare e guarire malattie infettive molto gravi. Dobbiamo “avere cura” degli antibiotici a nostra disposizione perché la loro efficacia resti disponibile il più a lungo possibile.

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