Dal ministero della salute arriva lo stop al puppy yoga

Stop al puppy yoga, ovvero le sedute di yoga da praticare accanto a cuccioli di cane.

A mettere la parola fine ad una pratica importata dall’estero che stava prendendo piede anche in Romagna come nel resto dell’Italia è stato il Ministero della salute con una nota specifica che vieta tale attività. La motivazione è semplice: le sedute di yoga con i cani rientrano nelle attività Interventi assistiti con animali (Iaa) e per questo, seguendo le linee guida nazionali, non possono mai essere impiegati cuccioli. Gli animali coinvolti in Iaa devono essere, infatti, soggetti adulti, essendo questa una condizione «necessaria a tutelare la salute e il benessere degli animali oltre che la sicurezza dell’utenza».

Dopo la mobilitazione di diverse associazioni animaliste ma anche di molti educatori cinofili e veterinari contrari alla pratica, il Ministero della salute ha diramato una nota in cui si invitano le Regioni a vigilare affinché non vengano erogate tali pratiche. La pronuncia del Ministero è stata accolta con particolare favore dalle associazioni animaliste. «Non solo il puppy yoga – afferma Giusy D’Angelo, esperta cinofila Enpa – rappresenta un’esperienza stressante sul piano psico fisico ed etologico per i cuccioli, ma incentiva anche adozioni, in questi casi tramite acquisto, inconsapevoli. Le persone, infatti, sull’onda emotiva delle sensazioni di benessere provate, grazie al contatto con i cuccioli, sono spinte a fare una scelta senza realmente riflettere sull’impegno e sulle conseguenze che questa realmente implica. Si induce a scegliere un cane, spesso senza conoscere le caratteristiche dell’animale e quindi senza capire se è realmente un match giusto per chi adotta. Ci sono poi dei reali rischi per il benessere dei cuccioli che spesso non hanno ancora due mesi e non hanno finito il ciclo vaccinale e antiparassitario. Come vengono trasportati? Dove vengono tenuti prima e dopo la lezione di yoga? Li fanno bere a sufficienza o li tengono poco idratati per non correre il rischio che facciano pipì sul tappetino di yoga? Se a tutte queste domande non abbiamo una risposta univoca certa, una cosa è sicura: c’è un importante rischio a livello etologico causato dall’iperstimolazione dei cuccioli e dall’assenza di figure di riferimento che può generare cani adulti con paure e aggressività. Bene quindi finalmente lo stop del Ministero a questa attività che non ha alcun aspetto positivo per il benessere degli animali ma solo vantaggi di tipo economico per chi la intraprende».

«Mode come il puppy yoga prendono piede velocemente e molte persone spesso non si interrogano se la natura e l’età dell’animale siano idonee o meno e se vengano rispettate le loro esigenze primarie – aggiunge Piera Rosati, presidente Lega Nazionale Difesa del Cane –. Per questo chiediamo ai cittadini, così come alle Ausl, di vigilare e segnalare tempestivamente in tutta Italia alle autorità competenti attività analoghe perché possano essere subito bloccate. Lo yoga, almeno in linea teorica, non dovrebbe essere solo una pratica di solo esercizio fisico ma anche spirituale, alla ricerca dell’armonia con l’universo, ma questa armonia e questo benessere non sono concessi ai cuccioli che vengono usati come oggetti per fare business. La nostra associazione continuerà a controllare e sensibilizzare su questo tema».

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