Il nuovo vescovo di Rimini Nicolò Anselmi si conferma un appassionato di sport e ieri era in tribuna per il caldissimo derby di basket contro Bologna. Contro la Fortitudo non è bastato gettare il cuore oltre l’ostacolo, con RivieraBanca che lotta, rimane aggrappata al match rischiando di portarlo al supplementare dopo essere sempre stata sotto (81-83). Privo nell’immediata vigilia di Masciadri e Scarponi colpiti da febbre e virus intestinale, Landi idem e dunque in campo in condizioni precarie, Mattia Ferrari analizza con grande lucidità e obiettività la sconfitta del Flaminio.
«Ho ringraziato i ragazzi che meritano i complimenti: nelle condizioni in cui eravamo abbiamo poco da rimproverarci. Certo, in campo abbiamo fatto una marea di errori, ma non posso imputare nulla ai miei ragazzi. Abbiamo giocato molto di rabbia ma con poca qualità mentale, nei momenti cruciali siamo riusciti a tirare sempre con buone soluzioni costruendo ottimi tiri, che ci avrebbero fatto pareggiare o mettere il naso avanti, ma non siamo riusciti a ribaltare l’inerzia».
L’approccio? «La situazione con cui abbiamo perso i ragazzi a pochi minuti dal match un po’ ha influenzato la nostra partenza, poi ci sono anche i meriti degli avversari, che hanno saputo realizzare canestri anche molto difficili in avvio supportati da percentuali altissime. Usciamo a testa alta, abbiamo giocato alla pari come a Udine, non è questa la sconfitta che pesa, ora recuperiamo i pezzi sperando di non avere altri ragazzi colpiti dal virus».
Colmo e straordinario il Flaminio. «Dispiace per il pubblico sempre fantastico, tante persone hanno capito la situazione e ci hanno sostenuto e fatto comunque i complimenti dimostrando grande attaccamento. Rimane una serata importante e di grande crescita per la nostra società, volevamo onorarla al meglio con tutti i nostri mezzi».