Con.Ami Imola, ricomincia lo stallo. Il nodo del presidente da sciogliere

Imola

IMOLA. Lo stallo nel Con.Ami continua e avanti di questo passo il consorzio rischia il commissariamento. Ieri si è tenuta una riunione convocata d’urgenza dalla sindaca Manuela Sangiorgi per fare il punto della situazione, ma soprattutto per confrontarsi sui nomi del nuovo consiglio di amministrazione.

La cinquina
I cinque nomi proposti dalla prima cittadina sono quelli di: Andrea Garofalo, direttore della società Rete Gas Fidenza come presidente, poi Giulio Cristofori, Sara Boninsegna, Carlo Baseggio e Mirco Minghini. I sindaci hanno invece riproposto come presidente Domenico Olivieri (numero uno di Alleanza delle cooperative italiane), sul quale Sangiorgi aveva già alzato le barricate nel gennaio scorso, poi Garofalo, Caroli, Baseggio e Minghini. C’è intesa su tre nomi, non su quello più importante del presidente. Ma sul “vertice assoluto”, i sindaci del comprensorio sono disposti a trattare a condizioni ben precise: «Alla guida del Con.Ami vogliamo una persona del territorio, mentre Garofalo è di Fidenza».
In ogni caso «questo cda non sarebbe legittimo a norma di statuto. Si continuano a convocare assemblee d’urgenza senza aver pubblicato la “cinquina” dei nomi, come prevedono le regole e come non è stato fatto neanche questa volta. Dunque si mette l’urgenza per cose non urgenti come la scelta del cda, mentre ci si dimentica che bisogna approvare il bilancio, come è stato segnalato in due lettere anche dai revisori dei conti» afferma il segretario del Pd, Marco Panieri.
«Lo stallo è voluto – aggiunge –, non viene da Marte. Malgrado ciò la sindaca continua la sua lotta al potere. Qui o si trova una soluzione oppure si rischia di andare incontro al fallimento della politica e di Imola. Che, a questo punto, preferisce il commissariamento. Probabilmente Sangiorgi contava di vincere in qualche comune alle Amministrative per avere degli alleati, ma non ce l’ha fatta».


«Uno di noi»
Panieri rinnova l’invito: «Noi siamo disponibili a qualsiasi presidente purchè sia del territorio. Garofalo viene da Fidenza e sarebbe un “paracadutato” come Stefania Forte. Un aspetto non positivo per i nostri comuni».
L’esponente dem spiega: «Non vogliamo fare melina fino alla fine sul cda. C’è il bilancio da approvare, oltretutto è il migliore della storia del Con.Ami e per i Comuni ci sono degli utili da dividere. Questo significa che nel consorzio c’è gente in gamba e che il progetto portato avanti dal Pd è valido. Trovare un’intesa sarebbe un vantaggio per tutti: ci aspettiamo che la sindaca faccia un passo indietro».

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