America's Cup, Luna Rossa cerca il vento giusto

Sport

La velocità è nulla senza controllo. Il vecchio adagio si issa alla perfezione sull’America’s Cup 2021. Ieri prime due regate. Luna Rossa e New Zealand pareggiano. Nella prima vincono i kiwi. Nella seconda gli italiani. Vai a vedere le velocità massime e scopri che le posizioni si invertono: Luna Rossa è la più veloce nella prima regata (48,01 nodi contro 46,90), New Zealand nella seconda (51,11 contro 49,78). Cosa vuol dire? Intanto che le due barche non sembrano molto differenti in termini di prestazioni. In secondo luogo, come ha scritto Giovanni Ceccarelli sul Corriere Romagna, che magari chi si avvicinerà di più ai 60 nodi non sarà la barca che vincerà l’America’s Cup.

Due sfide al giorno

Si temeva New Zealand in condizioni di vento medio? Beh, ieri la prima regata si è svolta con vento medio da 12-13 nodi. La seconda con 13-15 nodi. Si temeva che Te Rehutai, lo scafo kiwi, fosse velocissimo? Il campo di regata ha mostrato una barca veloce come quella italiana. Bisognerà vedere cosa succederà in condizioni di vento differente. Il calendario prevede il ritorno in acqua stanotte (venerdì ore 4 italiane) con altre due regate. A seguire due sfide al giorno fino a quando una delle due barche raggiungerà le sette vittorie che significano la conquista del trofeo più antico dello sport. Il meteo previsto a Auckland dice vento leggero nei prossimi giorni. Le condizioni ideali per Luna Rossa (tesi da validare sul campo). Ma per regatare servono almeno 6,5 nodi. In una situazione al limite le decisioni del comitato di regata potrebbero essere determinanti sulle sorti della sfida. Nuove tensioni fra i due team?

Sul filo dei secondi

Le due regate di ieri. La prima. All’ingresso ai box le barche vanno in profondità. Nella risalita verso la linea di partenza sono un po’ in anticipo. Luna Rossa cerca di stringere i kiwi ma c’è ancora troppo tempo. Sceglie meglio i tempi Peter Burling che passa la linea di partenza più lanciato e in posizione sopravento. Il timoniere di Prada Spithill si rende conto che non riesce a guadagnare sugli avversari e prova a orzare per dare una penalità ma sullo scafo avversario sono svegli e si smarcano. Al contrario Luna Rossa perde spazio e velocità e i kiwi si allontanano. Da qui in poi regata di controllo. Ecco il vantaggio di New Zealand ai gate, in secondi: 14, 23, 19, 17, 20, 31. Nella seconda il vento sale a 13-15 nodi. Le due barche si dirigono verso il lato destro. Luna Rossa sceglie la profondità. New Zealand sta più alta. Quando si ricongiungono i kiwi scelgono di andare in push dietro Luna Rossa per evitare di essere spinti al vento fuori dalla linea di partenza sul lato destro. Ma sbagliano i tempi. Luna Rossa stavolta è decisamente davanti allo start e va subito in controllo tenendo gli avversari a distanza di sicurezza. Sull’ultima bolina però gli italiani non marcano, scelta penalizzante e Te Rehutai si rifà sotto. Spithill e Bruni capiscono l’errore e tornano a coprire ma l’ultimo lato di poppa è una sofferenza: vittoria di sette secondi. Il vantaggio ai gate (sempre in secondi) per Luna Rossa: 13, 12, 25, 24, 12, 7. Stanotte si ricomincia: diretta tv Rai Due e Sky Sport, streaming sui canali web dell’America’s Cup. Si può fare, però Max Sirena invita alla cautela: «Abbiamo vinto solo una regata! Testa bassa! «É stata una giornata importante e interessante», spiega il velista riminese, «perché c’era molta aspettativa da parte di entrambi i team e molta curiosità nel capire quali fossero le differenze tra le performance delle due barche. Abbiamo regatato in un range di vento, dai 13 ai 18 nodi, che è molto più favorevole alla loro configurazione, quindi aver visto che regatando bene possiamo batterli è una buona notizia per noi... Sicuramente abbiamo fatto degli errori, che analizzeremo con attenzione, ma la giornata si chiude in maniera positiva e ci dà molto carica». «Siamo decisamente apparsi un po’ arrugginiti», commenta lo skipper kiwi Peter Burling, «del resto abbiamo regatato poco. Nell’ultimo lato siamo tornati vicini, che dimostra che navighiamo bene di bolina. Se ci fosse stata un altra boa, avremmo avuto una buona occasione... Osservando Luna Rossa, e come hanno modificato la loro barca, sapevamo bene che sarebbero stati forti». E di questo sembra sempre più convinto anche Cino Ricci, lo skipper di Azzurra 1983. «C’è grande equilibrio, i kiwi mi sono sembrati leggermente più veloci ma non c'è una superiorità schiacciante. Credo che i neozelandesi rimangano favoriti ma sono ottimista per Luna Rossa. Ha un'occasione forse irripetibile di vincere la Coppa America».

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