Ambientato a Rimini l'ultimo racconto di Enrico Brizzi

Cultura

RIMINI. La morte misteriosa di un celebre chef alla vigilia della festa di “Al Mèni” in una Rimini sorprendente, umana e feroce. Inizia così “Gli amici di una vita”, il nuovo racconto di Enrico Brizzi (Edizioni Theoria), il primo di una intrigante trilogia noir dello scrittore reso celebre da “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, tutta ambientata in una Rimini inaspettata, tranquilla cittadina nei mesi invernali che si trasforma, ogni estate, in una metropoli costiera più popolosa di Roma e Milano.
E proprio nel cuore di Rimini, tra il “miglio d’oro” di viale Vespucci, le Apericar in stile anni Cinquanta della fiera dello street food e la tenda a strisce del circo felliniano, si svolgono le indagini sulla morte misteriosa di Bebo Gradara, lo chef di Italian Kitchen che il giorno prima del ritrovamento del suo cadavere era stato il protagonista di uno show cooking all’interno della festa di “Al Mèni”, che è in svolgimento nella realtà proprio oggi e domani a Rimini.
Nel romanzo Bebo Gradara viene ritrovato sul sedile passeggero della sua Porsche, sul fondale del porto canale di Rimini.
Vendetta? Gelosia? A indagare sulla morte di Bebo sarà l'ispettrice Eva Bauer, che si troverà proiettata in un caso che sin da subito si presenterà come un duello senza esclusione di colpi contro un nemico astuto e spietato. Una storia ad altissima tensione, che non consentirà più di pensare che Rimini sia soltanto “la capitale delle vacanze”.
Brizzi (Bologna, 20 novembre 1974) si è imposto sulla scena della narrativa italiana appena ventenne con il famosissimo “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”. Oggi si ripropone qui con il personaggio indimenticabile d’una giovane donna coraggiosa e problematica, diversissima dal panorama di ispettori e commissari ai quali siamo abituati.

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