Alta Valmarecchia, arriva la nuova pediatra

Volano gli stracci tra il Pd di Novafeltria e il primo cittadino Zanchini che promette battaglie legali.

La querelle

La pietra dello scandalo per i dem è l’assunzione, in tempi di penuria di camici bianchi in Valmarecchia, di un pediatra in pensione nella struttura privata gestita dalla famiglia Zanchini.

Il primo cittadino non ci sta e va al contrattacco, affermando che la notizia sbandierata dal Pd «scivola nella diffamazione» e riassumendo la posizione avversaria nella frase: «Dileggio sì, proposte concrete mai». I dem, insiste, tentano di colpire la sua persona «con accuse malignamente velate, denigrando e offendendo la mia reputazione di uomo e professionista prima che come amministratore. Per questo farò valere i miei diritti nelle sedi opportune».

La replica

Dura quindi la replica: «Nel poliambulatorio Domus medica, attivo da oltre 23 anni, non ho alcuna compartecipazione e svolgo solo alcune ore di libera professione in Medicina dello sport, secondo limiti e regole previsti».

Prima il chiarimento: «Aldo Metalli, pediatra in pensione, ha legittimamente chiesto e ottenuto al poliambulatorio di collaborare, come pediatra in libera professione».

Poi il colpo di scena: «La zona carente per la pediatria in Alta Valmarecchia è stata coperta dal prossimo mese dalla dottoressa Marta Guidarini, da me personalmente contattata».

A chiusura dichiara di aver chiesto una proroga al pensionamento di Graziano Rinaldi, il prolungamento del primariato per Corrado Arduini, nonché difeso la sanità territoriale anche nella recente Conferenza, dedicata alla “Riforma del sistema dell’emergenza urgenza”, voluta dalla giunta regionale a guida Pd in cui, punta il dito, «le uniche voci dubbiose e contrarie erano la mia e delle amministrazioni di Casteldelci e Sant’Agata Feltria: per il resto un coro di apprezzamenti, specie da tutti i comuni di centrosinistra (i verbali parlano chiaro)».

Visto che ha ottenuto un incontro pubblico a Novafeltria con Asur Romagna per il 25 settembre, invita il Partito democratico a dichiarare, «con documenti e atti concreti (cosa mai fatta contro il polo avicolo della Cavallara) il proprio dissenso, nonché a dimostrare, visto che hanno “conoscenze e amici” in Regione, la fattiva collaborazione e capacità di reperire medici, implementare i servizi e ridurre le file di attesa».

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