Alta formazione sui Big Data per i laureati dell’Emilia-Romagna

La Data Valley dell’Emilia-Romagna, dove si concentrerà oltre l’80% della potenza di calcolo nazionale e il 20% di quella europea grazie al Tecnopolo di Bologna, scommette su giovani laureati preparandoli ad affrontare nella pratica lavorativa l’elaborazione di grandi masse di dati. Così diventa vitale promuovere direttamente conoscenze e competenze per gestire la complessità, sviluppare il pensiero critico, adottare nuovi paradigmi decisionali, saper accedere e utilizzare informazioni avendo pienamente consapevolezza delle implicazioni e ricadute che i ‘dati’ hanno attualmente in molteplici processi di lavoro.

Con il nuovo progetto formativo “Anticipare la crescita con le nuove competenze sui big data” la Regione stanzia 897 mila euro – risorse europee del Por Fse 2014-2020 – e dà continuità a una iniziativa che ha due edizioni alle spalle, nel 2018 e 2019, che hanno coinvolto 900 laureati. Il progetto permette a giovani laureati provenienti da percorsi accademici diversi (umanistici, economici, giuridici e scientifico, senza nessuna preclusione) di approfondire la tematica dei big data, anche partendo dalle specifiche competenze e specializzazioni precedentemente acquisite. Infatti, i destinatari sono giovani che hanno conseguito una laurea triennale o magistrale o una laurea a ciclo unico da non più di 24 mesi, interessati ad acquisire competenze chiave nel campo dei big data, da spendere nella ricerca di un’occupazione e, allo stesso tempo, per introdurre nelle imprese competenze altamente innovative che generino nuove opportunità di competitività su scala globale.

L’iniziativa, che ha il sostegno di tutte le Università dell’Emilia-Romagna, è gestita in partnership con la Regione da Formindustria, Cis, Cisita Parma, Fondazione Aldini Valeriani, Forpin, Ifoa, Il Sestante Romagna, Nuova Didactica, Assoform, Nuova Cerform.

«Un investimento sulla formazione per strutturare conoscenza e saperi necessari in un futuro molto vicino, abbiamo bisogno, qui e subito, di quei profili in grado di gestire le applicazioni collegate ai Big Data. Sappiamo- commenta l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Lavoro e Formazione professionale, Vincenzo Colla- che in Emilia-Romagna le nuove tecnologie e l’alta specializzazione, in particolare nei settori di Big Data, intelligenza artificiale e Machine Learning, porteranno in un tempo più breve di quanto immaginiamo alla nascita di lavori che oggi non esistono ancora, in grado di rispondere alle nuove esigenze delle filiere produttive ad alto valore aggiunto e del sistema economico, sociosanitario e istituzionale». Il progetto è caratterizzato nell’offerta di percorsi modulari e differenziati in base al percorso universitario realizzato dai giovani.

Il progetto 2021

Sono 9 percorsi formativi pensati all’interno di una matrice suddivisa per i tre macro indirizzi di provenienza dei candidati (umanistico, economico-giuridico, scientifico) con la possibilità di selezionare alcuni percorsi “preferenziali”, fino ad un totale di 480 ore di formazione, a scelta tra: tre progetti specialistici della durata di 120 ore organizzati su contenuti legati a specifici profili professionali (area marketing, comunicazione, progettazione e sviluppo software); cinque progetti specialistici della durata di 60 ore che sviluppano contenuti verticali su specifici strumenti/argomenti; un progetto laboratoriale di 60 ore.

Precedenti edizioni

Circa 900 i laureati che hanno partecipato alle due precedenti edizioni nelle si è registrato una presenza maggioritaria di donne, il 52% sul totale. Il percorso accademico ha visto una ripartizione abbastanza equa fra laureati in materie scientifiche (36%), umanistiche (24%), giuridico-economico-sociali (40%).

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