Tre mesi dopo l’alluvione la situazione ancora “non ci consente di rispondere nel modo adeguato alle tante fragilità” del territorio. A dirlo è il primo cittadino di Imola, Marco Panieri, a nome dei 10 sindaci del circondario, nel corso dell’incontro di questo pomeriggio in Comune col generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione post-alluvione. I Comuni dell’imolese sono stati “feriti e duramente provati da questa emergenza”, sottolinea Panieri, ma “a distanza di ormai tre mesi” il quadro attuale “non ci consente di rispondere nel modo adeguato alle tante fragilità”. Nonostante questo, afferma il sindaco di Imola, “il nostro impegno è garantire con solidarietà e tenacia la ripresa del territorio”. Per questo, assicura Panieri, “la mano sarà sempre tesa per la massima collaborazione istituzionale a tutti i livelli e contestualmente avere le dovute attenzioni in termini di risorse, sostegno e aiuti”. Il sindaco di Imola elenca poi a Figliuolo tutti i danni subiti, Comune per Comune, in particolare lungo la Vallata del Santerno, fornendo i numeri degli sfollati e indicando le opere di somma urgenza messe in campo per un totale di 2,6 milioni di euro, di cui oltre un milione a Imola, su un totale di costi per la ricostruzione stimati in 66,5 milioni di euro. Panieri fa poi la lista di tutti i Comuni e le zone dell’imolese rimaste escluse dal decreto Alluvione e ricorda i “danni gravissimi” subiti da agricoltura e imprese, a cui “ad oggi non sono ancora stati erogati” i ristori. Il sindaco di Imola segnala poi la “preoccupazione per la tenuta in vista dell’inverno” della viabilità provinciale e comunale, e ricorda che per “lo smaltimento sicuro di oltre 150.000 tonnellate di rifiuti generati dall’alluvione” è stato necessario riaprire la discarica ‘Tre Monti’, che sarà chiusa entro 31 dicembre 2024.
Figliuolo ha iniziato la sua visita nel bolognese firmando in mattinata una convenzione con l’Alma Mater di Bologna. Il generale ha poi visto da vicino il Ponte della Motta, tra Budrio e Molinella, crollato a causa della piena dell’Idice, e Selva Malvezzi, una delle frazioni finite sott’acqua durante l’alluvione. Nel pomeriggio l’incontro in Comune a Imola con i sindaci e le parti sociali dell’area metropolitana di Bologna, insieme al presidente e alla vicepresidente della Regione Stefano Bonaccini e Irene Priolo. A seguire, il commissario ha proseguito con la visita a Fontanelice. Anche Priolo ci tiene a sottolineare la “forte collaborazione che, come Regione, stiamo mettendo in campo con la struttura commissariale”. Sarà però “necessario un ulteriore sforzo da parte del Governo per l’allargamento dell’elenco dei Comuni colpiti- afferma la vicepresidente- trasmesso alla presidenza del Consiglio dei Ministri per il tramite del Dipartimento nazionale di Protezione civile lo scorso 25 giugno. Voglio ricordare che ad oggi- aggiunge Priolo- oltre 11.500 famiglie hanno ricevuto il primo acconto di 3.000 euro per far fronte ai danni subiti, per un totale complessivo di 34,7 milioni di euro”.