Alluvione, raccolta fondi per le famiglie della Bassa Romagna: ecco come donare

Faenza

L'Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha avviato una raccolta fondi per aiutare i territori più colpiti dall'alluvione.

Chi vuole può fare una donazione all'Iban IT66A0627013199T20990000380, scrivendo nella causale «Raccolta fondi emergenza alluvione». I fondi saranno utilizzati per fronteggiare i danni subiti da alcuni territori della Bassa Romagna, in particolare Bagnacavallo e Conselice.

Nei prossimi giorni saranno attivate ulteriori modalità di pagamento elettronico, per facilitare le donazioni. Associazioni e soggetti privati che volessero attivare raccolte fondi a favore delle popolazioni colpite potranno canalizzarle le somme raccolte all'interno della campagna dell'Unione.

Al termine della raccolta fondi sarà pubblicato un rendiconto sull'utilizzo delle somme ricevute.

Criticità a Conselice e Bagnacavallo

Nel territorio della Bassa Romagna permangono criticità nei territori di Conselice e Bagnacavallo.

La falla del fiume Lamone è stata chiusa e oggi si procederà con i lavori di impermeabilizzazione. Resta ancora critica la situazione delle vie Cocchi e Aguta a Villanova.

Sono ancora in corso le operazioni di arginamento delle le infiltrazioni sul fiume Sillaro che sono comunque notevolmente diminuite.

A Sant'Agata è stata completata la chiusura dell'argine. Si sta lavorando senza sosta e con tutte le forze disponibili sulla ricostruzione degli argini dopo i primi lavori in somma urgenza per bloccare la fuoriuscita.

Proseguono le attività di sgombero e pulizia: i residenti delle vie allegate possono esporre davanti alle proprie abitazioni i rifiuti ingombranti e Rae che saranno raccolti da Hera con un servizio straordinario.

Vietato percorrere gli argini di canali e fiumi

I Comuni di Alfonsine, Bagnacavallo, Conselice, Cotignola e Lugo hanno pubblicato un'ordinanza che proibisce di percorrere gli argini di canali e fiumi a piedi o con qualsiasi mezzo fino al termine dell'emergenza alluvione.

Le ordinanze sono state disposte per motivi di sicurezza, in quanto sono attualmente in corso verifiche sulla tenuta degli argini, mentre dalle colline stanno scendendo tutt'ora importanti quantità d'acqua: l'emergenza non è infatti cessata e sono previste ulteriori piogge nei prossimi giorni.

Il divieto vuole inoltre evitare possibili intralci ai soccorsi e ai lavori di ripristino in corso nelle zone più critiche. I trasgressori, oltre a mettere a repentaglio la propria incolumità, rischiano una sanzione da 250 a 1500 euro.

I Comuni che hanno provveduto a emanare le ordinanze sono quelli che presentano le situazioni più critiche: negli altri territori permane comunque la raccomandazione di evitare comunque di transitare sugli argini di fiumi e canali.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui