Alluvione. Legacoop Romagna preoccupata anche per il turismo: certezze su tempi e risorse 

Da un lato la corsa dell’inflazione che porta a meno consumi, più tempo davanti allo schermo della televisione, meno vacanze. Dall’altro l’alluvione, il cui impatto è stato sottovalutato. Legacoop Romagna analizza l’andamento della stagione turistica in riviera sottolineando che “l’italiano a reddito fisso negli ultimi due anni ha visto diminuire il proprio potere di acquisto di ben più di una mensilità”. Quindi “sta più a casa e spende meno”, ha “un’attenzione maniacale” per le bollette e, come confermano i dati Auditel, sta di più davanti alla tv. Fanno il resto i danni subiti da migliaia di famiglie e di imprese con alluvione e fenomeni meteorologici estremi delle ultime settimane, a cui si somma la spinta fuori controllo subita dai tassi dei mutui. Così anche la voglia e la possibilità di passare una giornata fuori porta o in spiaggia viene meno. Di certo, sottolinea il presidente Paolo Lucchi, “l’incertezza è il primo nemico da combattere” e la centrale è “molto preoccupata, perché è a rischio la tenuta di un sistema sociale basato su di un equilibrio stabile da molti anni e che invece oggi sappiamo messo in discussione”. L’incertezza, prosegue, “penalizza un sistema di imprese come il nostro, tendenzialmente propenso all’innovazione e all’investimento. E che oggi, invece, nella gran parte dei casi è fermo ai nastri di partenza”. Per l’alluvione la cooperazione romagnola ha raccolto e in gran parte distribuito, soprattutto ai Comuni, 4,3 milioni di euro. Ha presentato proposte concrete di revisione dei provvedimenti governativi.

Tuttavia la Romagna “attende ancora risposte certe” su risorse e tempi per la ricostruzione. La copertura del 100% dei danni subiti durante l’alluvione non si può realizzare con i 4,5 miliardi del Decreto appena approvato e l’augurio è che il commissario Paolo Franesco Figliuolo “sappia colmare il gap tra le aspettative dei romagnoli e la capacità di reazione del governo e dei ministeri”. Come conclude Lucchi, “non siamo tranquilli e ci auguriamo che queste ultime settimane d’estate servano per dispiegare appieno le forze messe in campo. Servono risposte per restituire tranquillità a tutto il sistema economico, compreso il turismo”.

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