«Nella lettera scritta dalla presidente Meloni a Bonaccini la premier mi sembra distante dalla realtà, e conferma la distanza con cui si sta occupando delle nostre vicende. È una lettera fredda. Ho notato anche una cosa: dopo che me lo avevano segnalato diversi cittadini, che nel suo ultimo video di 27 minuti non ha detto una parola sull’alluvione».
Lo ha detto il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, commentando la lettera inviata dalla premier Giorgia Meloni al presidente della Regione Stefano Bonaccini sulla questione alluvione. «Non serve poi un data analyst o la sfera di cristallo per capire che la cassa integrazione che non è stata utilizzata a maggio e giugno, non lo sarà nemmeno nei mesi di luglio e agosto, come dice la premier. Quei soldi possono essere impiegati in altri modi. C’è un miliardo congelato – sottolinea Lattuca – e il tempo invece è vitale, sia per i Comuni che devono ricostruire che per i cittadini».
Il primo cittadino di Cesena torna poi nuovamente sui toni della missiva. «La freddezza, ripeto, è il lato più lampante. Da quando è stato nominato commissario Figliuolo, il governo non ha più parlato dell’alluvione, come se la volesse nascondere. La visita di Meloni a maggio è stata giusta e tempestiva, ma da allora la premier non si è più tornata in Romagna, e questo è molto strano», conclude Lattuca.

Cesena, alluvione, il sindaco Lattuca: “C’è un miliardo bloccato nel nulla, emerge la freddezza di Meloni”

sarebbe meglio se il sig. Lattuca inviasse la ricognizione dei danni CORRETTA! invece di fare filosofia
Sign.Amadori, se si riferisce ai danni alla biblioteca Malatestiana, alluvioni possono fare danni anche ad edifici non allagati. Specie ai tetti degli edifici piu’ vecchi.
Ci hanno pensato Bonaccini e la Scheil a venire a vedere i danni …..da loro causati ….ma erano senza portafogli ….facile scaricare certe colpe …e caro Lattuca …pensi a interventi che non ha chiesto prima del danno …un po di coplpa è anche la sua!!!!
Ah e quindi la colpa di Bonaccini e Lattuca sarebbe quella di non aver previsto una catastrofe del genere, di non aver previsto la distruzione di intere colline, di non aver previsto l’esondazione simultanea di decine di fiumi e torrenti. Ciò che e’ successo in Emilia Romagna ha sorpreso tutti, anche climatologi e geologi, perché non esistono precedenti vista l’estensione dei territori colpiti e x quantità d’acqua caduta in 48 ore. Perfino studiosi stranieri stanno analizzando cio’ che e’ successo x aggiornare i dati su quello che sono in grado di fare i cambiamenti climatici. Di conseguenza anche le vasche di laminazione fatte o non fatte sono state progettate x quantità d’acqua nettamente inferiori. Questa alluvione ha cancellato in un attimo anni e anni di studi e progetti contro questo tipo di catastrofi. Per questo dare la colpa agli amministratori locali e’ puro sciacallaggio politico, anche da parte del governo meloni,dei rappresentanti locali di destra, di parlamentari provenienti dalla nostra regione e di una stampa di destra ignorante e che diffonde ignoranza.