Alluvione, il sindaco di Ravenna: “Pulizia fiumi e indennizzi, accelerare la burocrazia”

Accelerare su ricostruzione e manutenzione dei fiumi, ma anche mettere subito a disposizione risorse per gli indennizzi. E farlo con regole snelle. Sono le urgenze messe sul tavolo questa mattina dal sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale nell’incontro avuto in Regione con il commissario straordinario alla ricostruzione post-alluvione, generale Francesco Paolo Figliuolo, riunione convocata dal presidente della Regione Stefano Bonaccini. In primis, “l’incontro ha rafforzato le certezze sugli aspetti che hanno preso una direzione positiva”, commenta al termine del vertice De Pascale, in particolare riferendosi alla copertura delle spese già sostenute da parte degli enti locali. Quindi al commissario è stata posta l’attenzione su “alcuni aspetti molto importanti in merito agli atti che dovranno essere assunti nei prossimi giorni”.

Il quadro generale è comunque, precisa il primo cittadino, quello di “una forte fiducia reciproca fra commissario e enti territoriali”. In primo luogo, “Abbiamo chiesto il massimo snellimento possibile della burocrazia per le opere ancora da realizzare- chiarisce il sindaco- che non possono passare dal meccanismo della somma urgenza a procedure ordinarie perché questo porterebbe ad allungare in maniera drammatica i tempi di realizzazione”. Per assolvere “alla massima legalità e trasparenza”, si possono costruire “protocolli specifici con le forze dell’ordine”, suggerisce, ma “è indispensabile procedere con grande celerità nel realizzare le opere pubbliche necessarie”. In particolare, l’attenzione è posta sulla rete fluviale e tutta la rete idrogeologica, “sulla quale insistiamo- incalza de Pascale- col chiedere una forte accelerazione delle opere di ricostruzione e pulizia dei fiumi”. 

In questo senso, è stato ben accolto l’intervento del presidente Bonaccini che “ha annunciato un’azione molto importante nelle prossime settimane sui lavori fluviali”, ma ha anche fatto presente al commissario “l’esigenza che siano previste risorse anche per potenziare gli organici dell’agenzia che si occupa della gestione dei fiumi”. Un richiamo poi al coinvolgimento degli ordini professionali per definire le modalità di presentazione delle perizie che dovranno contabilizzare i danni subiti da cittadini e imprese. Infine resta il ‘neo’ dei lunghi tempi previsti per gli indennizzi: “Nel corso dell’incontro- spiega de Pascale- il commissario ha ribadito che per la parte degli indennizzi in questo momento sono nelle sue disponibilità somme molto residuali, pur tuttavia confermando l’impegno del governo a coprirli, una volta che saranno completate le perizie”. Su questo punto “ho ribadito la nostra forte contrarietà- sottolinea il sindaco- e ho chiesto al commissario di farsi portatore nei confronti del governo delle nostre due proposte per mettere subito a disposizione risorse per gli indennizzi”. La prima proposta è quella di “impiegare l’oltre un miliardo di euro del decreto 61, un decreto con fortissimi limiti, le cui risorse sono state quasi integralmente non utilizzate e non sono comunque utilizzabili”. Infine la seconda: “considerare la possibilità di introdurre un meccanismo credito di imposta o di detrazione”. Su entrambe il primo cittadino fa sapere che non lascerà correre: “Continueremo ad insistere con azioni forti nelle prossime settimane– conclude- perché riteniamo che, in concomitanza ai moduli delle perizie, debba già esserci una prima disponibilità di risorse credibili per famiglie e imprese”.

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