Strade color fango, all’esterno delle abitazioni, a cielo aperto, restano montagne di sacchi neri ed elettrodomestici fuori uso. Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, è oggi nella località di Fornace Zarattini, alle porte della città, in visita alle famiglie che restano a fare i conti con l’alluvione dello scorso maggio. “Sono qui oggi per tenere alta l’attenzione- spiega in un video- sul fatto che l’alluvione é passata, ma i danni sono tragici e pesanti, queste famiglie hanno avuto danni ingenti, più ingenti della maggior parte dei colpiti”. Qui, “sono necessari lavori di ripristino dei danni che superano i 100.000 euro- sottolinea- in questo caso parliamo di una famiglia che si era attivata, oltre per realizzare la propria casa, anche per dare vita a una piccola impresa di ricettività turistica e il danno è anche doppio”. Infatti, “dove c’è disastro oggi, in queste giornate di agosto- puntualizza- potevano esserci turisti e risorse per la città”. Il primo cittadino anticipa che proprio queste famiglie, che hanno subito danni ingenti, “saranno i soggetti a cui il fondo donazioni del Comune andrà a dare un primo sostegno”. Ma allarga subito le braccia: “Senza strumenti nazionali, non si va da nessuna parte”. De Pascale torna ad avanzare le proposte portate al tavolo del governo e che continua a ribadire: “Utilizzare ammortizzatori per poter dare indennizzi e poi provare a creare meccanismi fiscali- spiega- sono sicuro che la stragrande maggioranza delle famiglie romagnole davanti a una detrazione fiscale seria, per i prossimi anni, è in grado di ripartire. Queste “sono proposte utili per risolvere problematiche che ora restano unicamente sulle spalle delle famiglie”, puntualizza. “Non si può spegnere la luce sul dramma che si sta vivendo- conclude- servono risposte concrete, fuori da qualsiasi faziosità e da qualsiasi voglia di fare polemica”.