La Provincia di Ravenna e gli ordini professionali e collegi tecnici dei geometri e geometri laureati, periti industriali, periti agrari e periti agrari laureati, ingegneri, architetti e dottori agronomi forestali di recente hanno scritto una lettera al commissario straordinario per la ricostruzione post alluvione, generale Francesco Paolo Figliuolo, con puntuali richieste di carattere tecnico – edilizio. “Quello che a gran voce ci sentiamo di chiederLe è un confronto immediato per poter procedere in tempi rapidi” a “quantificare i danni che il nostro territorio ha subito, e non solo nelle infrastrutture pubbliche, ma anche ai privati cittadini ed alle molteplici imprese Romagnole, comprese le aziende agricole pesantemente colpite dall’evento calamitoso, con evidenti ed ingenti danni non solo alla produzione dell’anno corrente ma anche di quelli futuri”. Nella lettera indirizzata a Figliuolo, i mittenti specificano che sono tutte attività che rappresentano i ‘motori’ instancabili del nostro Paese e che oggi non possono pagare un prezzo ancora più alto se non si riuscisse a trovare canali tempestivi ed efficaci per ottenere giusti e possibilmente adeguati ristori”. E a tale scopo “è dunque necessario addivenire al più presto alla definizione delle modalità e dei parametri necessari per la compilazione delle Perizie Asseverate, concordando, unitariamente alla Struttura commissariale, uno schema peritale che agevoli una snella redazione delle valutazioni economiche dei danni, con parametri di veloce comprensione ed inserimento, e che consentano al contempo una rapida verifica da parte delle amministrazioni pubbliche”. Provincia, ordini professionali e collegi tecnici nella lettara spiegano che “tutto ciò permetterebbe anche la definizione di un equo compenso per i professionisti coinvolti, un compenso che non deve essere un ulteriore gravame per i cittadini già fortemente colpiti dagli eventi calamitosi, i quali peraltro continuano -come noto- a flagellare la Romagna”. Collegi e gli ordini di Ravenna si dicono “pienamente disponibili a collaborare al fine di analizzare e trovare percorsi di soluzione alle molteplici problematiche e criticità esistenti, passando anche attraverso la creazione di elenchi di tecnici disponibili a stilare le perizie in modo congruo ed equo”. Oltre a quanto sopra evidenziato, nella lettera sono portate all’attenzione del generale “con una certa premura” alcune “questioni correlate alle disposizioni del DL. 88/2023, appena convertito, che rischiano di minare alla base tutti i procedimenti di riconoscimento dei danni subiti”.

Alluvione. I tecnici di Ravenna a Figliuolo: vediamoci, urge quantificare subito i danni
