Un ulteriore pacchetto di risorse, dal valore di 270.000 euro, destinato a tutti coloro che non hanno potuto finora ottenere alcun contributo o indennizzo: lo mette a disposizione, come annunciato, il Comune di Cesena “a favore delle persone colpite dall’alluvione e dalle frane” che sono stati esclusi dagli indennizzi già previsti attraverso il canale della Protezione civile. In dettaglio: da lunedì, fino al 16 ottobre, “tutti i cittadini residenti e domiciliati nelle vie alluvionate o franate che hanno dovuto individuare autonomamente e a proprie spese un alloggio temporaneo a causa dell’indisponibilità della propria abitazione principale- spiega in una nota l’amministrazione- o che per motivi contingenti non hanno potuto presentare la domanda entro il termine del 30 giugno, e tutti cittadini residenti e domiciliati in vie alluvionate o franate che non hanno potuto trovare positivo riscontro rispetto ai bandi finora emessi, in quanto non era possibile presentare contemporaneamente due domande (proprietario o inquilino) per la stessa unità abitativa, potranno richiedere i contributi rivolgendosi allo Sportello Emergenza Alluvione del Comune”. Gli eventi di maggio, commenta il sindaco Enzo Lattuca, “hanno determinato ingenti danni a moltissime famiglie cesenati. Dopo aver anticipato i contributi di autonoma sistemazione in riferimento alle mensilità di maggio, giugno e luglio, destiniamo ora un importante pacchetto di risorse dell’ammontare complessivo di 270.000 euro a tutti coloro che non presentavano i requisiti necessari per l’ottenimento degli indennizzi e che dunque non hanno potuto ottenere i contributi richiesti”. In dettaglio, l’importo iniziale della misura di immediato sostegno è di 2.000 euro fino a un massimo di 5.000, in base alle risorse stanziate a bilancio derivanti da donazioni private. “Questa misura- si spiega- è destinata ai cittadini residenti e domiciliati che non hanno potuto trovare positivo riscontro rispetto ai bandi emessi sulla base dei provvedimenti di Protezione Civile, in quanto non era possibile presentare contemporaneamente due domande (proprietario o inquilino) per la stessa unità abitativa”. Mentre per il Cas (contributo di autonoma sistemazione), le regole stabilite a livello nazionale non prevedevano la corresponsione del contributo alle famiglie sfollate domiciliate nelle vie danneggiate dall’alluvione o frane, ma solo a quelle che avevano la residenza anagrafica, così come talune famiglie non hanno potuto effettuare la domanda in considerazione dei tempi ristretti dell’avviso. Allo stesso modo il contributo è stato negato anche alle famiglie che avevano un’altra abitazione libera e agibile in un comune confinante. L’importo di questa misura sarà pari a quello del Cas nazionale fino ad esaurimento delle risorse a bilancio comunale. In sintesi: possono fare richiesta “i cittadini residenti in abitazioni sgomberate o evacuate in quanto censite come alluvionate dalla Protezione Civile che non abbiano potuto presentare domanda entro il termine del 30 giugno, ovvero siano solo domiciliati e non residenti anagraficamente in dette abitazioni o, infine, non abbiano ottenuto il contributo in quanto detentori di una seconda casa che tuttavia era logisticamente difficilmente raggiungibile nelle prime settimane dopo l’alluvione”. Tutte le modalità di presentazione delle domande di richiesta del contributo saranno pubblicate sul sito del Comune.

Alluvione. Dal Comune di Cesena 270.000 euro a chi non ha avuto indennizzi
