Alluvione. Cna Forlì: ancora nessuna garanzia su ristori al 100%

Aprire il confronto per una modalità di distribuzione “veloce ed equa”. Che dovrebbe partire da chi è ancora fuori casa e dalle aziende che non hanno ancora riaperto. La Cna di Forlì interviene nel dibattito sull’utilizzo delle donazioni fatte a favore degli alluvionati e “si mette a disposizione come sempre per portare il proprio contributo”. Come fatto “fin dalle prime ore dell’alluvione”. D’altronde, argomenta il presidente Davide Bellini, il contributo dei diversi soggetti è “sempre stato costruttivo” e ha contribuito a “prendere decisioni equilibrate”. Da qui la piena disponibilità al confronto, “pur considerando la necessità di essere veloci”.
L’amministrazione, prosegue il responsabile Marco Lucchi, parte dal “presupposto ottimistico” che saranno rispettati i ristori al 100% sui danni annunciati dal governo. Tuttavia “al momento non si vedono le risorse e non sono stati definiti i tempi”. Per cui intervenire sul credito, come da proposta dell’assessore al Bilancio Vittorio Cicognani, “sarebbe utile se cittadini e imprese avessero garanzie certe dei ristori, ma mancando questo presupposto, si rischia di creare uno strumento non adatto alla situazione”. Occorre inoltre coinvolgere le micro e piccole imprese che “in diversi casi” non hanno ancora riaperto. Insomma, tira le somme la Cna, “per rispondere all’urgenza attuale bisognerebbe partire da chi non è potuto ancora rientrare nella propria abitazione o riaprire la propria impresa”. Ben vega dunque “la disponibilità del sindaco a discutere sulla modalità di erogazione”.

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