Un incontro che ha visto molti animi scaldarsi quello di ieri sera a “Vivere il tempo” organizzato dal quartiere Oltresavio e dal Comitato alluvionati. Tante le persone che vi hanno partecipato e tante quindi le domande fatte al sindaco Enzo Lattuca, all'assessora Francesca Lucchi e ai tecnici comunali, dell'Agenzia per la sicurezza e protezione civile e di Hera.
A quattro mesi dall'alluvione è facile per i residenti del Campino, dell’Ippodromo delle zone del quartiere che ha subito i maggiori danni, essere arrabbiati e impauriti che le cose possano ripetersi e cercare una colpa in interventi non fatti, malfunzionamenti e altro.
Il tema caldo dell'idrovora che non ha funzionato, delle fogne, dell'alveo del fiume non pulito sono quelli che hanno animato la platea e che hanno visto gli amministratori e i tecnici cercare di rispondere in maniera più soddisfacente possibile.
Indennizzi e sicurezza
Il sindaco Enzo Lattuca ha esordio dicendo a giorni dovrebbe arrivare la seconda ordinanza del generale Figliuolo «coi finanziamenti per gli interventi di facile progettazione per mettere in sicurezza il territorio». Effettuati gli interventi di somma urgenza, pulizie fogne e fossi, ora si dovrebbe pensare alle urgenze con questa seconda trance di fondi da fare entro l'anno e poi alla fase tre di ricostruzione. «Si è perso un po’ di tempo nel corso dell'estate ma non vogliamo che passi altro tempo e soprattutto vogliamo che al primo gennaio 2024 ci siano i soldi per gli indennizzi» ha detto Lattuca. E a tale proposito ha spiegato come «ai primi di ottobre sarà pubblicata la modulistica per fare la perizia dei danni e chiedere gli indennizzi senza tetto per i privati, forse per le imprese con un tetto di 40mila euro. E dal 15 novembre si potrà caricare sulla piattaforma ministeriale. Con questo meccanismo chi sarà pronto dal 15 al 30 novembre potrà vedere a gennaio - febbraio gli indennizzi che saranno liquidati se il commissario avrà i soldi. Per questo abbiamo chiesto, con la sottoscrizione di tutte le forze politiche del territorio, che quel milione abbondante stanziato ai primi di giugno per capitoli che non servivano sia trasferito sul conto corrente di Figliuolo». E per chi non potrà pagare il tecnico per la perizia «stiamo chiedendo i crediti d'imposta».
Fiume Savio
Sulla pulizia del fiume, che è partita a monte e sta scendendo a valle, il sindaco e la responsabile dell'Agenzia hanno cercato di pazientare gli animi. Fra gli interventi fatti vi sono stati 900mila euro di somma urgenza di lavori nel territorio di Cesena, quindi fiume Savio e Pisciatello. «È previsto prima dell'inverno un intervento definitivo di ripristino della quota dell'argine al ponte Europa. Abbiamo poi chiesto finanziamenti per la rimozione del materiale ligneo presente che per noi oggi non rappresenta però un pericolo immediato. Poi per la gestione della vegetazione, che prevede il taglio di alberi che possono causare pericolo idraulico» ha detto la tecnica dell'Agenzia.
Fogne
Il sindaco con tanto di cartina alla mano ha mostrato gli interventi di spurgo delle fogne fatti nel quartiere, per un totale di 280mila euro di costi sostenuti dal Comune e altri 100mila pagati dalla Regione. «Domenica le previsioni danno pioggia e avremo la prova del nove. Abbiamo fatto il massimo sforzo che potevamo». Hera ha poi confermato i lavori di pulizia fogne e il progetto di rinnovo di quelle in via Riccione, Avogadro, Pacinotti e Fermi.
Idrovora
Il tema dell'idrovora era per i residenti delle zone allagate una criticità già segnalata da tempo. Il Comune ha spiegato che in pochi mesi installerà per 200mila euro un gruppo elettrogeno per garantire il funzionamento dell'idrovora anche in caso di blackout. Il Comitato alluvionati ha poi chiesto un sistema di avviso se questa non dovesse funzionare.