Alfonsine alza l'aliquota Irpef e introduce gli scaglioni

Ritocco al rialzo delle rette dei servizi sociali ed educativi e aumento delle aliquote Imu limitatamente ai terreni agricoli e produttivi, che sarà portata in quasi tutti i Comuni all’1%. Mentre Alfonsine rivede l’addizionale Irpef innalzandola dallo 0,6% fino allo 0,8% a seconda degli scaglioni. Sono le principali novità emerse dal quadro economico dopo l’approvazione da parte del Consiglio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna del Documento unico di programmazione (Dup) e del bilancio di previsione 2023-2025.

Il primo è stato approvato coi voti favorevoli dei gruppi Pd, Insieme per Lugo, gruppo misto, Insieme per Sant’Agata nell’Unione e Vivi Bagnara (contrari Rifondazione comunista - Pci - Per la sinistra, Lega Bassa Romagna e Centro destra per l’Unione), il secondo invece con i voti di Pd, Insieme per Lugo, Insieme Per Sant’Agata nell’Unione e Vivi Bagnara (contrari Rifondazione comunista - Pci - Per la sinistra, Lega Bassa Romagna e Centro destra per l’Unione, astenuto il gruppo misto).

A pesare sulle scelte, spiega una nota, «il periodo di grande complessità, determinato da molteplici fattori come l’elevato tasso di inflazione, il rincaro delle materie prime e dei costi energetici, nonché le conseguenze del minor gettito fiscale, nei bilanci dei Comuni, derivante dall’entrata in vigore del Pug, il nuovo strumento di pianificazione urbanistica».

Servizi

Per mantenere la quantità e qualità dei servizi sociali ed educativi, nella Bassa Romagna saliranno dunque i costi delle rette. In entrambi i casi, rimarca l’Unione, il costo complessivo è coperto principalmente da fondi pubblici (per la precisione il 68% per gli educativi e il 72% per il sociale) e per la parte restante dalla contribuzione dell’utenza. «Gli incrementi sono comunque contenuti al di sotto del tasso di inflazione», sottolinea il sindaco Riccardo Graziani, referente per il bilancio dell’Unione, che fa notare come la spesa per i servizi sociali ed educativi da sola rappresenti circa il 61% della spesa corrente dell’Unione (circa 28,5 milioni di euro su un totale di quasi 46,9 milioni), ed è in quest’area che si realizzano i maggiori incrementi di spesa.

Imu

Ritocchi hanno interessato anche l’Imu limitatamente ai terreni agricoli e produttivi. , Dall’aumento dell’aliquota (1% ovunque, tranne che a Fusignano e Bagnara dove per i primi è previsto l’1,06%, mentre per i secondi rispettivamente l’1,06% e l’1,03%) previsto un extra gettito complessivo di circa 900mila euro che compenserà la riduzione derivante dall’adozione del Pug. «Questa manovra – ha spiegato il sindaco referente – si è resa necessaria alla luce del nuovo strumento urbanistico che limiterà giustamente il consumo di suolo, riducendo le aree edificabili e quindi il gettito da esse derivato». La scelta si è quindi resa necessaria per mantenere inalterati gli introiti derivanti dall’imposta.

Irpef

Per quanto riguarda l’Irpef, l’unica variazione riguarda il Comune di Alfonsine (dove era prevista un’aliquota unica dello 0,6% per i redditi imponibili sopra gli 8mila euro) che introdotto gli scaglioni prevedendo aliquote differenziate, dello 0,7% per redditi fino a 15mila euro, dello 0,73% per la fascia tra 15mila e 28mila, dello 0,77% tra i 28mila e i 50mila e dello 0,8% per quelli superiori, prevedendo entrate per 127mila euro.

Investimenti

Sul fronte investimenti, nei nove Comuni e nell’Unione, saranno spesi circa 70,4 milioni di euro nel corso del 2023 (che diventano circa 102 milioni nel triennio), di cui 30,8 grazie al Pnrr (40,7 sul triennio), principalmente per progetti di riqualificazione energetica, ambientale e nell’edilizia scolastica.

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