Alfero, l'ex convitto rinasce come centro sociale e ostello

Da un ex convitto a un super “extra” convitto. Il progetto di riqualificazione e riutilizzo dell’immobile ad Alfero ha fatto centro. Tra i primi in graduatoria regionale, si è portato a casa i 760.000 euro necessari per concretizzare l’intervento. Sul bando regionale “Rigenerazione urbana 2021” hanno fatto l’en plein i Comuni della collina cesenate, con Bagno di Romagna, Sarsina, Sogliano e Mercato Saraceno tra i 12 finanziati della “linea A” e Borghi, oltre a Verghereto, finanziato sulla “linea B”. «Siamo veramente molto soddisfatti per l’apprezzamento che il progetto ha ricevuto - commenta sorridente e orgoglioso il sindaco Enrico Salvi - L’amministrazione ci ha puntato tanto e per Alfero rappresenta un investimento notevole e una grande opportunità». La struttura, realizzata e poi ampliata dal secondo dopoguerra in poi, è completamente in disuso dal 2015. Con l’intervento di riqualificazione si vuole rendere la struttura idonea ad ospitare molteplici attività a servizio sia della comunità di Alfero e delle comunità vicine che per l’accoglienza turistica e l’ospitalità.

Il progetto

«Nello spazio grande, nella vecchia sala mensa - spiega Salvi - si allestirà uno spazio polifunzionale a disposizione di scuole, associazioni, enti, famiglie. Al piano superiore, dove erano le camerate, ci sarà spazio per la sede della Misericordia, spazi per il coworking, per postazioni multimediali. Rimarrà e verrà risistemata la cucina, a servizio dell’accoglienza e del mini ostello, ma anche come possibilità per associazioni ed altri di organizzare momenti di socializzazione, valorizzazione dei prodotti degustazioni. Si potrà fare un’infinità di cose». L’ex convitto, di proprietà della parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, è assegnato in comodato gratuito per 100 anni al Comune, e verrà gestito dalla Misericordia di Alfero. Alla parrocchia viene riservato l’utilizzo del mini-ostello, che ha la possibilità di accogliere una ventina di persone, per un certo numero di giorni all’anno. Agendo sull’offerta di servizi di comunità e aumentando le possibilità di accoglienza, ci si pone l’obiettivo di contrastare lo spopolamento.

I tempi di realizzazione

Adesso occorre procedere con le varie fasi della progettazione e poi con l’appalto, per lavori che si prevede potranno avviarsi a metà 2023 e concludersi a metà 2025.

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