Alfero, cade accudendo le api e muore

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È caduto da una scala mentre stava lavorando per accudire le sue api. Ha sbattuto e per lui tutti i soccorsi sono stati inutili. È morto nei suoi terreni coltivati a castagno Albino Faggi, 63 anni. Una caduta che non è avvenuta da un’altezza vertiginosa. Tanto che tra i sospetti c’è quello che a causarla, ed a causare poi il successivo decesso, possa essere stato un malore di origine cardiaca o neurologica. L’allarme rosso si è acceso attorno alle 17.30 di ieri in via Don Babbini ad Alfero. È in questa zona, a ridosso del civico 118, che si estende il castagneto di proprietà del 63enne. Un luogo conosciuto da molti nel cesenate perché nella stagione della raccolta viene lasciata “mano libera” a chi vuole raccogliersi da sé il prodotto, passando una giornata in compagnia di amici e parenti all’aria aperta. I castagni sono anche un fonte inesauribile di fiori e quindi anche di miele. Infatti il castagneto di Albino Faggi è noto anche per la sua produzione di miele di castagno. L’incidente che lo ha ucciso è avvenuto proprio mentre il 63enne stava salendo su una scala per accudire un’arnia. Doveva raggiungere un punto preciso di un ramo in uno dei tanti alberi della zona. Non aveva neppure raggiunto la vetta della scala quando è precipitato a terra. Chi ha visto l’incidente ha capito subito che la situazione era grave ed ha attivato il 118. Sul posto è stata fatta convergere un’ambulanza ed è stata attivata anche l’eliambulanza da Ravenna. I sanitari hanno subito iniziato le manovre rianimatorie sul 63enne che, al loro arrivo, era in arresto cardiaco. Ma malgrado i tentativi di salvarlo no c’è stato nulla da fare. Difficile capire, con una dinamica simile, se la morte sia dovuta al trauma da caduta o, come possibile, ad un malore che lo abbia colto prima della caduta stessa.

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