Al via la stagione di "Ravenna musica"

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Si preannuncia un’apertura “alla grande” perRavenna musica 2022, perché l’Associazione musicale “Angelo Mariani”, per dare il via al nuovo cartellone che si snoderà da questa sera fino a maggio, come sempre al teatro Alighieri, ha puntato su nomi importanti, nomi che proprio in questi ultimi mesi hanno meritatamente destato l’attenzione non solo degli specialisti ma anche del grande pubblico.

Prima di tuttoOksana Lyniv, la direttrice d’orchestra ucraina che dallo scorso gennaio, e per i prossimi tre anni, è la nuova direttrice musicale del teatro Comunale di Bologna, e la prima donna a ricoprire tale incarico in una fondazione lirico-sinfonica italiana. Una musicista di indiscutibile valore e temperamento, poco più che quarantenne, con una solida esperienza sia in campo operistico che sinfonico – tra i suoi primati pochi mesi fa anche la prima inaugurazione al femminile del leggendario festival di Bayreuth –, che all’Alighieri sale sul podio di quella che ora può dunque definire la “sua” orchestra, appunto quella del Comunale.

A cui si affianca, e qui veniamo al secondo nome di grido della serata, il giovane violinistaGiuseppe Gibboni, salito alla ribalta della stampa internazionale lo scorso autunno per essersi aggiudicato a soli vent’anni l’ambitissimo Premio Paganini – dopo quasi un quarto di secolo di nuovo in mano a un italiano. Del resto, tra i maestri che lo hanno formato spicca Salvatore Accardo, che lo stesso concorso vinse nel 1958 e che non esita a descrivere Gibboni come dotato di «un’intonazione perfetta, una tecnica strabiliante in tutti i suoi aspetti, un suono molto affascinante e una musicalità sincera». Non è un caso che inoltre gli siano stati conferiti non solo i premi speciali per le migliori esecuzioni del concerto e dei Capricci di Paganini, ma anche quello per il riconoscimento del pubblico.

Cresciuto nel salernitano in una famiglia di musicisti, attualmente studia al Mozarteum di Salisburgo, e per l’appuntamento con il pubblico ravennate ha scelto di attingere proprio dal catalogo del leggendario virtuoso e compositore ligure: proporrà infatti il Primo concerto per violino e orchestra in mi bemolle maggiore op. 6 di Niccolò Paganini. Un’opera del 1816 in cui il solista è chiamato a misurarsi con l’estro sorprendente, la libertà creativa e gli sbalzi umorali dell’autore, in un fluire musicale che pur passando in rassegna tutto il campionario delle difficoltà tecniche e acrobatiche, non rinuncia al lirismo e all’espressione cantabile che del violino è la cifra romantica.

Ed esplicitamente “Romantica” sarà poi la seconda parte della serata, riservata alla Quarta sinfonia di Anton Bruckner, anch’essa in mi bemolle maggiore e appunto, per volere dello stesso autore, così denominata. Composta nel 1874, ma poi sottoposta a revisioni, modifiche, ritocchi fino alla pubblicazione del 1889 e anche oltre, è una delle opere più eseguite e amate del compositore austriaco, esempio di uno stile che, anche ispirandosi alla visione armonica ed espressiva wagneriane, rimarrà un unicum nel panorama sinfonico europeo: affresco magniloquente e grandioso, dilatazione della forma in un anelito trascendente che, pur evocando riferimenti programmatici e descrittivi (testimoniati da una serie di didascalie in cui l’autore si rifà a fenomeni naturali come a richiami letterari), si risolve nell’eloquenza della musica assoluta.

Il concerto inizia alle 21.

Info: www.teatroalighieri.org
www.angelomariani.org

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