Al Bonci i Sentieri Selvaggi della musica del Novecento

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Sentieri Selvaggi è il più importante ensemble italiano per la musica del Novecento e contemporanea, nato a Milano nel 1997 da un’idea del compositore di fama internazionale Carlo Boccadoro – che ne è a tutt’oggi il direttore artistico musicale –, di Filippo Del Corno e Angelo Miotto. Per la prima volta si presenta questa sera, alle 21, al teatro Bonci nell’ambito della stagione concertistica, rendendo fruibile il linguaggio della musica contemporanea sullo stesso modello degli esordi diffuso in una nota trasmissione radiofonica a Radio Popolare, dal titolo appunto Sentieri selvaggi.

Un progetto che, come racconta Boccadoro in occasione dei vent’anni dell’ensemble, si sviluppa dall’esigenza di diffondere la musica contemporanea a largo raggio, che a Milano in quel periodo era soprattutto circoscritta alla scuola di Darmastadt delle seconde avanguardie del dopoguerra, a quella parte di autori poco eseguiti legati ai diversi filoni, dal minimalismo più classico di Philipp Glass, Steve Reich e Michael Nyman al pop postmoderno di Michael Torke e Ludovico Einaudi sino alle correnti innovative di Berio, Xenakis e Arvo Part e di compositori attuali italiani e stranieri. Molti di essi, tra quelli citati, hanno scritto partiture appositamente per l’Ensemble con prime italiane, includendo lo stesso Boccadoro.

Tutti questi canoni si rispecchiano nel programma prescelto per la serata nell’intento di coinvolgere il pubblico, come dalla prassi consolidata del gruppo e del suo mentore, presentando ogni brano. In apertura l’ascolto va alle pagine scritte in esclusiva per il gruppo da Nyman, Love alwaiys counts per sestetto e Two songs per voce e sette strumenti, alle più riflessive tre Metamorphoses per ensemble di Philippe Glass (versione Del Corno) e di Steve Reich con Music for pieces of wood, al minimalismo più classico di Ludovico Einaudi, The apple tree per Quintetto, a The white pages per Quinetto di Michael Torke, alle pagine con influenze jazz di Boccadoro Red harvest per vibrafono e violoncello.

Gemma preziosa inoltre, all’interno del programma, mai suonati in concerto e in prima esecuzione per il Bonci, i tre brani da Juke box, il disco sperimentale di Franco Battiato, pubblicato dalla Ricordi nel 1978, Campane per voce, violino e pianoforte, Hiver per voce e pianoforte, Martyre celèste per due violini, che contribuisce, a cura di Boccadoro, a un progetto di riscoperta del catalogo classico del cantautore siciliano.

Regolarmente ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane ed europee, l’ensemble che porta la musica contemporanea ovunque, dalle gallerie d’arte alle piazze, dalle strade alle università in dialogo con scrittori, attori, registi, musicisti, diretto da Boccadoro, è di scena con Giulia Peri soprano, Paola Fre al flauto, Mirco Ghiradini al clarinetto, Andrea Rebaudengo al pianoforte, Andrea Dulbecco al vibrafono e percussioni, Piercarlo Sacco al violino, Virginia Luca alla viola, Aja Shimura al violoncello.

Il catalogo di produzioni editoriali e discografiche di Sentieri Selvaggi conta dieci titoli e incide attualmente per la Deutsche Grammophon.

Biglietti da 21 a 12 euro
Info: 0547 355959

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