Agguato ai tifosi del Cesena nel derby, indagati 4 ultras del Rimini

RIMINI. Si stringe il cerchio attorno agli ultras del Rimini che, nel tardo pomeriggio dello scorso 4 agosto, al termine del derby con il Cesena, hanno aggredito e rapinato due tifosi bianconeri. Un “ bottino di guerra” composto da due maglie, una sciarpa ed una bandiera.

La svolta
Un importante aiuto alle indagini degli investigatori della Digos della questura è venuto dalla visione delle immagini di tre telecamere di alcuni negozi nei dintorni del bar della stazione dove l’agguato è stato consumato. Riprese che inchioderebbero almeno quattro della decina di “tifosi” biancorossi che ha accerchiato la coppia cesenate. Una rapina con pestaggio che ha costretto uno dei due a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Infermi.

L’agguato
Si è trattato di una specie di agguato, consumato attorno alle 21. I biancorossi, che indossavano caschi da motociclista, si sono avvicinati con fare minaccioso e hanno preteso la consegna di sciarpe e magliette con le insegne del Cesena. Al rifiuto di uno dei tifosi cesenati è seguita la reazione violenza degli altri: ad avere la peggio nella breve colluttazione è stato un 30enne di Cesenatico, colpito da un pugno in piena faccia che lo ha mandato ko. È seguito un fuggi fuggi generale.

Trauma cranico
Il ferito è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale “Infermi” di Rimini: gli è stato diagnosticato un trauma cranico e dopo essere rimasto in osservazione per qualche ora ha lasciato la struttura con una prognosi di dieci giorni. Secondo alcune testimonianze almeno un altro tifoso cesenate sarebbe rimasto ferito, ma evidentemente aveva preferito non presentarsi in ospedale.

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