Tavolo in Prefettura, scatta la controffensiva. Il Comune in trincea contro le aggressioni a sanitari e autisti dei bus. Insulti e minacce sono il pane quotidiano per i tanti operatori che si prendono cura della salute dei concittadini o che, al volante di un mezzo pubblico, li accompagnano ogni giorno nel tragitto casa-lavoro. La prima conseguenza è che le corsie dell’ospedale o i bus nell’ora di punta si trasformano in scenari al cardiopalma. Solo la punta dell’iceberg, visto che di fronte a ubriachi o malintenzionati l’autista di Start Romagna può contare solo sulle paratie di protezione della cabina, mentre per infermieri e dottori diventa un rischio persino esibire sul camice, come dovuto, la targhetta con i propri dati. Troppi utenti infatti memorizzano nome e cognome del malcapitato di turno per poi rintracciare infermieri e dottori sui social e perseguitarli.
Minacce 2.0.
A queste e ad altre emergenze cercherà di dar risposte il Cosp, ovvero il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si riunirà in Prefettura il prossimo 20 settembre su richiesta del Comune di Rimini. «Gli argomenti che affronteremo sono stati segnalati sia dall’Ausl che da Start – spiega l’assessore alla sicurezza, Juri Magrini –. Problemi, peraltro balzati agli onori della cronaca, e per i quali cercheremo soluzioni». Contattato nei giorni scorsi dalCorriere Romagna, il sindacato Nursing up ha ribadito la necessità di un posto di polizia h24. Un nodo che sarà probabilmente preso in esame, sebbene, chiarisce Magrini, «l’ultima volta che si è discusso della situazione, il presidio è stato implementato con un secondo agente». L’assessore punta i fari su un’ulteriore rete «che, adottata anche nei mesi scorsi, si è rivelata efficace: ossia la presenza in corsia di volontari della Protezione civile di Rimini, in prima linea non per la gestione della sicurezza, che rientra nelle competenze delle forze dell’ordine, ma per regolare i flussi, dare informazioni nonché tenere compagnia agli anziani soli o ad esempio portare da bere a chi è in fila». Un ottimo supporto, sottolinea ancora Magrini, frutto delle associazioni di volontariato «che hanno aderito alla proposta compatibilmente con la loro disponibilità oraria».
Gare fuori controllo
Quanto al fronte rovente dei trasporti, Magrini è stato contattato dai vertici di Start Romagna per questioni sollevate anche dai rappresentanti delle associazioni sindacali dei lavoratori. Tra i pericoli restano passeggeri aggressivi o in stato di evidente alterazione che salgono sui mezzi «nonché giovani, in prevalenza tiktoker, che durante folli sfide si stendono sulla carreggiata poco prima dell’arrivo del bus». Al netto delle criticità, le risoluzioni saranno valutate «insieme alle forze dell’ordine, una volta seduti allo stesso tavolo». La certezza, garantisce Magrini, è che il Comune resterà «a disposizione per cercare di collaborare alla risoluzione dei problemi messi sotto la lente da Questura e Prefettura».