Affetti collaterali: se il ragazzo dell'amica...

Editoriali

Ho un’amica di lunghissima data, cui voglio molto bene. Ci siamo conosciute al liceo e dopo quasi 20 anni siamo ancora qua, a condividere tutto. Da 6 mesi lei si è fidanzata, io e mio marito spesso usciamo con loro, e a volte facciamo anche uscite più numerose con un gruppo di amici e di colleghi di lavoro suoi e miei.
Sul fidanzato non ho molto da dire, non è un tipo espansivo o chiacchierone ma pare una brava persona, e lei è felice, quindi questo è sufficiente. Anzi, in teoria sarebbe sufficiente, se non fosse che di recente ci siamo visti per un aperitivo natalizio. Oltre a me e mio marito e Loredana (la mia amica) e il fidanzato c’erano anche altre due ragazze che lavorano insieme a loro. Tutte e due molto carine ed esuberanti.
A un certo punto, poco prima di salutarci, io sono andata in bagno (che confina con il posto dove avevamo lasciato i cappotti) e ho visto lui in un atteggiamento sospetto con una di queste ragazze. Sono sicura al cento per cento che si stessero baciando? No, ma quasi. Sembrava l’attimo successivo al bacio. Poi si sono detti qualcosa che non ho sentito e sono tornati nel bar separati.
Io sono rimasta stupefatta, lì per lì non ho detto niente e solo tornata a casa ho provato a spiegare a mio marito la vicenda. Lui mi ha detto: sei sicura? no? e allora tieniti per te quello che hai visto. E così ho fatto fino ad ora ma ho questo rospo in gola. La mia amica è serena e tranquilla, non mi ha mai detto niente su presunte infedeltà del ragazzo. Io cosa faccio? Penso che il mio dovere di buona amica sarebbe parlargliene.
Sabrina

Cara amica, questo è un tema che ricorre spesso ad Affetti Collaterali, direi molto più spesso di quanto mi sarei aspettata inaugurando all’epoca la rubrica. A far finta di niente pare di essere menefreghisti, a spiattellare tutto subito si possono provocare disastri: si è su un crinale difficile da percorrere, per il quale ci vorrebbero le doti di equilibrismo di Simone Biles (campionessa del mondo alla trave). Suo marito non ha torto, la certezza non c’è e se fossimo a Law and Order (che è un po’ il nostro spirito-guida insieme a Jessica Fletcher e Gianni Morandi) il prode McCoy direbbe che con queste prove il tribunale ci riderebbe in faccia. Io resterei vicina alla sua amica, che attualmente pare essere felice: sia pronta a intercettarne dubbi o dispiaceri, ma con delicatezza, perché si ricordi che delle vite degli altri -anche di chi ci è più vicino, di chi ci è più legato- non sappiamo nulla, e ogni coppia si basa su intrecci e taciti accordi che ignoriamo. Poi, comunque, alla prossima bicchierata in 4, quando si trova da sola con il sospetto fedifrago chieda con aria garrula come sta la collega, quella tanto carina e effervescente. E accompagni questa domanda con lo sguardo della foto. Jessica ci viene sempre in aiuto, sempre.

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