Aeroporto di Forlì, calano i voli: niente rinnovo per 16 dipendenti

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L’estate sta finendo come declamava una celeberrima canzone, anzi per 16 lavoratori dell’aeroporto “Luigi Ridolfi” si può dire sia già finita. E, con lei, anche ciò che la stagione aveva permesso: avere un lavoro nei servizi collegati all’attività dello scalo forlivese. Con la fine del mese di agosto e un traffico aereo legato alle mete delle vacanze che ha già visto interrompersi, come da programma, i collegamenti per Ibiza e Mykonos e oggi farà calare (momentaneamente) il sipario anche sulla tratta per Monaco di Baviera, sono venute meno le condizioni per prorogare i contratti stagionali con 16 dipendenti assunti da “Forlì Airport”. Si tratta di personale di front line, addetti ai check-in e all’accoglienza dei passeggeri, ai servizi su pista e al carico-scarico bagagli che avevano sottoscritto un contratto a tempo determinato o di somministrazione lavoro. Personale, dunque, in servizio per un lasso di tempo prestabilito con scadenza alla fine del mese scorso. Al momento i volumi di traffico dal “Ridolfi” si sono ridotti, e con essi il lavoro collegato, e andranno ulteriormente a scemare nelle prossime settimane anche se, tra Ego Airways e le tratte per Palermo, Trapani e Lodz di Lumiwings, ci saranno collegamenti sino a tutto il mese di ottobre. Nel frattempo “FA srl”, che mantiene in organico 30 lavoratori, sta lavorando alla programmazione invernale e su quella della prossima primavera-estate, ma per i lavoratori stagionali non sussisteva più la possibilità di prolungare l’incarico. «Ne siamo molto dispiaciuti, se ci fossero state le condizioni li avremmo confermati tutti, anche perché sono figure che noi abbiamo formato in questi mesi e in cui nutriamo piena fiducia – spiega il direttore generale dell’aeroporto, Alessandro Sozzi –. Per questo, in ordine di chiamata, avranno tutti la priorità su un prossimo incremento dell’organico legato all’aumento del traffico dallo scalo. Sicuramente nella primavera 2022, se ci sarà la possibilità anche prima». Il nodo è proprio questo, il calo dei collegamenti, definito da Sozzi «fisiologico», rendeva inattuabile per “Forlì Airport” una proroga dei contratti. Adesso arriva l’inverno e «avremo una riduzione delle rotte e delle frequenze, ma il “Ridolfi” resterà pienamente operativo anche in autunno-inverno con tante destinazioni raggiungibili da Forlì: ovvio, però, che in termini di investimento e promozione si apetta di spingere a partire dalla primavera». Confidando che lo scenario internazionale cambi. In meglio. «Certo, appena il programma dei voli, specialmente internazionali, decollerà di nuovo, richiameremo i lavoratori, ma quando questo succederà, lo diranno il mercato e la pandemia. Nessuno, però, verrà dimenticato».

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