Andrea Canevaro ci ha lasciato. Il celebre pedagogista, padre fondatore dell'integrazione scolastica in Italia, maestro della pedagogia speciale, professore emerito dell'Università di Bologna e studioso di prestigio internazionale, è morto questa mattina dopo una breve malattia all'ospedale di Ravenna. Era nato a Genova nel 1939. Canevaro, la cui attività lavorativa ha attraversato in lungo e in largo la Romagna, da Cesena a Rimini a Ravenna, da otto anni viveva a Mensa Matelica, in provincia di Ravenna. Fino agli ultimi giorni la sua fervida mente era al lavoro per nuovi studi e nuove pubblicazioni.
Canevaro ha cresciuto più generazioni di insegnanti, pedagogisti ed educatori. Tra le sue numerosissime opere ricordiamo Il ragazzo selvaggio. Handicap, identità, educazione (EDB Editore, 2017) e Nascere fragili. Processi educativi e pratiche di cura (Bologna, EDB Editore, 2015), ma anche Pietre che affiorano. I mediatori efficaci in educazione con la logica del domino (Trento, Erickson, 2008), e Handicap e scuola. Manuale per l'integrazione scolastica (Roma, Carocci, 1983). Senza dimenticare la pietra miliare Pedagogia speciale. La riduzione dell'handicap (Milano, Bruno Mondadori, 1999), solo per citarne alcune.
Nel 2010 Canevaro ricevette a Ravenna il Premio Barbiana per il grande contributo dato in campo inclusivo. Nel 2013, grazie al grande apporto professionale e scientifico dato alla città, il Comune di Rimini gli conferì la cittadinanza onoraria riconoscendo l'impulso dato, con i suoi studi e le sue ricerche, allo sviluppo del pensiero sui temi della disabilità, delle differenze e dei sistemi educativi, a livello nazionale ed europeo. Una fetta importante del suo lavoro, infatti, si è sviluppata all'estero, dal Salvador alla Bosnia alla Tunisia.
Secondo le volontà del professore, il suo corpo verrà cremato; la funzione si terrà in forma strettamente privata.