Addio ad Ambrogio Carnevali, rivoluzionò la nautica italiana

Ravenna

RAVENNA - La nautica italiana piange uno dei suoi padri fondatori, Ambrogio Carnevali. Insieme al socio Giancarlo Dellapasqua, nel 1960 fondarono sul terreno del Circolo Velico a Marina di Ravenna, un cantiere il cui marchio - DC - ha contribuito alla nascita di un’eccellenza nel mondo. Il primo anno costruirono 17 barche che varcarono i confini della Romagna. Le prime di una storia fatta di centinaia di scafi. All’inizio degli anni Novanta i due soci, che nel frattempo si erano trasferiti in via del Marchesato – sempre a Marina – si separarono e l’avventura dei cantieri nautici continuò separatamente.

Ambrogio lasciò poi le redini dell’azienda, divenuta Carnevali Yacht, al figlio Angelo (nella foto che pubblichiamo i due sono vicini). Come tutto il comparto nautico, l’azienda ha poi dovuto affrontare il mare impetuoso della crisi economica, che l’ha costretta nel 2008 a chiudere le unità produttive aperte nelle Marche qualche anno prima ma a lasciare operativa la storica sede ravennate che ha saputo comunque superare la crisi, anche se il mercato degli yacht è lungi dall'essere quello di 15 anni fa. Tantissimi gli attestati di stima verso la famiglia Carnevali, in ricordo di un imprenditore che ha fatto della nautica ravennate una vera e propria eccellenza.

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