Accordo su Bio-on: cassa integrazione per 38 lavoratori

Imola

CASTEL SAN PIETRO. Dopo la dichiarazione del fallimento della Bio-on di Castel San Pietro decretata dal Tribunale di Bologna, arriva la notizia che trentotto lavoratori potranno usufruire della cassa integrazione straordinaria per un anno, a cui si aggiunge il pagamento dello stipendio arretrato di dicembre e l’80% di quello di gennaio.

Accordo

È questo il contenuto dell’accordo raggiunto ieri al tavolo in Città metropolitana per la società Bio-on, convocato in forma congiunta dalla Regione e dalla Città metropolitana stessa, alla presenza di Istituzioni, Collegio dei Curatori fallimentari, dirigenza di Bio-on plants srl, rappresentanze dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. A renderlo noto sono i curatori fallimentari in un comunicato rilanciato dalle agenzie di stampa nel quale annunciano che martedì è stata raggiunta l’intesa per la quale sarà ora presentata domanda al ministero del Lavoro. «La richiesta – spiegano Antonio Gaiani e Luca Mandrioli – riguarderà lavoratori per una durata di 12 mesi a partire dal 22 gennaio con eventuale riduzione di orario o sospensione a zero ora settimanali». Con l’erogazione di nuova finanza da parte dell’istituto di credito Emilbanca nei prossimi giorni. Verranno pagati gli stipendi dei lavoratori dipendenti maturati durante l’esercizio provvisorio ed in particolare le spettanze relative a quota parte delle retribuzioni del mese dicembre 2019 (periodo 20 dicembre 2019-31 dicembre 2019) e un acconto nella misura dell’80% delle retribuzioni dovute per il mese di gennaio 2020, oltre al conguaglio Irpef 2019. Dopo il blitz della finanza che aveva decapitato i vertici dell’azienda con una serie di contestazioni e il contemporaneo sequestro preventivo di beni, i dipendenti avevano tenuto in vita la produzione per non bloccare definitivamente gli impianti e ottemperare comunque alle commesse in essere.

Prossimi passi

Le Istituzioni hanno sottolineato in modo particolare quanto sia importante «il risultato raggiunto dalla curatela sia il valore di quest’attenzione espressa dal territorio verso la Bio-on Spa che permette, assieme all’accordo di cassa integrazione e alle forme di sostegno messe in campo dalla Regione per i lavoratori coinvolti in questo tipo di crisi aziendali, di portare sollievo ai dipendenti dell’azienda in esercizio provvisorio». Tematiche monitorate costantemente nei loro sviluppi dalle Istituzioni attraverso contatti con il collegio dei curatori, azioni di sostegno alle attività effettuate dal collegio stesso, incontri al Tavolo di salvaguardia. Al tavolo le Istituzioni hanno altresì rappresentato ai referenti aziendali l’importanza di mantenere l’attenzione anche per la situazione dei lavoratori della Bio-on plants srl e le sorti dell’azienda. L’incontro si è concluso con l’intenzione di Regione e Città metropolitana di procedere ad una prossima convocazione del Tavolo di salvaguardia per monitorare gli sviluppi della situazione per Bio-on Spa e Bio-on plants srl.

Commenti

«Occorre innanzitutto che l’Inps eroghi gli assegni quanto prima, visto che i dipendenti sono senza stipendio da ottobre e, soprattutto, che si diano garanzie per il futuro. La priorità deve restare la salvaguardia occupazionale, il rilancio dell’azienda e il suo mantenimento in loco. La magistratura dovrà fare il suo corso, questo è certo, ma auspichiamo tempi rapidi affinché l’acquisizione possa diventare realtà, possibilmente attraverso una cordata di imprese del territorio» è stato ieri il commento della senatrice Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

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