Abita a Cesena da 33 anni ma all’improvviso sparisce dall’anagrafe

Sbarcò in Italia nel 1989, «con un regolare visto, quando era ministro dell’Interno Martelli» – tiene a precisare – e da allora è vissuto per 33 anni a Cesena, dove ha sempre lavorato. Nelle primissima fasi «per il Comune, a raccogliere rifiuti e rimuovere neve» e dal 1991 ininterrottamente nell’azienda Amadori. Perciò Bannour Ridha, tunisino 63enne, è caduto dalle nuvole quando si è sentito dire allo Sportello decentrato del Comune all’hub di Borello che non potevano fargli il cambio di residenza che chiedeva, perché «non risultava a Cesena, era stato cancellato».

L’uomo, che aveva tranquillamente mostrato la sua regolare carta d’identità, con scadenza nel 2029 e si aspettava di dovere sbrigare solo una prativa burocratica noiosa ma semplice, prima è rimasto di stucco e poi si è arrabbiato. Tanto che è pronto a rivolgersi alla magistratura davanti a quella che considera un’assurdità e un’ingiustizia.

Tutto è iniziato quando ha dovuto lasciare la sua casa dove viveva a Sant’Egidio e dove aveva la residenza e ha alloggiato per quasi 2 anni al residence Romea, pagando 950 euro al mese. Dopodiché ha trovato un appartamento da prendere in locazione a San Vittore, dove abita da circa 3 mesi, dopo avere firmato il contratto all’Ufficio del Registro, con l’assistenza di Confartigianato. A quel punto, è andato in Comune per chiedere di cambiare la residenza da quella che aveva a Sant’Egidio a quella nuova a San Vittore e lo hanno indirizzato a Borello, dove ha preso appuntamento il 1° giugno. E quel giorno è arrivata la doccia fredda. Il cittadino tunisino è incredulo: «Danno la residenza anche a chi occupa abusivamente delle case e ai criminali – si sfoga – e dicono che non posso trasferirla io, che abito qui da 33 anni, non ho macchie, rispetto la Costituzione italiana, pago da sempre tasse e contributi e amo questa terra. Non lo posso accettare. C’è qualcosa che non funziona o qualcuno ha fatto un errore oppure questo è un abuso di potere. Mi dicono che non risulta che io sia qui per la residenza, però per tutto il resto risulto esistere, eccome. Se non si troverà una soluzione, chiederà che intervenga un giudice».

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