A Urbino in mostra "Il vessillo di Manuele Notho Paleologo" restaurato

Archivio

Dopo essere stato per diversi anni nei depositi della Galleria Nazionale delle Marche e, a seguito di un delicato restauro, in occasione della Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca, viene ripresentato al pubblico, il Vessillo di Manuele Notho Paleologo.

Si tratta di un velo serico ricamato con fili d'oro e d'argento, ritraente Manuele – figlio di Eudocia – che prega l'Arcangelo Michele. Sul tessuto, sempre a ricamo, è riportato, in greco, il testo della supplica e la risposta dell'Arcangelo.

Il vessillo, verosimilmente donato all'Abbazia di S. Croce di Fonte Avellana dal cardinal Bessarione (1403-1472) che ne fu Abate Commendatario, è legato alla vittoria che Manuele Notho ottenne sugli Ottomani del 1411.

Il prezioso manufatto, entrato a far parte delle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche nel 1915, in un precedente intervento di restauro, era stato malamente fissato su un supporto di stoffa rossa ed ancorato ad un pannello ligneo che si era deformato nel corso degli anni. Le parti metalliche presentavano ossidazioni e distacchi diffusi mentre il supporto si dimostrava oramai inadeguato.

L'odierno restauro ha sostituito il vecchio supporto con uno più adeguato, provveduto alla pulitura delle parti metalliche ossidate e della stoffa, sono state consolidate le lacune.

A conclusione di questi delicati interventi, mercoledì 9 febbraio 2022, il Vessillo di Manuele Notho Paleologo è stato presentato al pubblico alla Sala della Biblioteca del Palazzo Ducale di Urbino, dove resterà esposto fino a domenica 27 febbraio. Sono intervenuti alla presentazione  Luigi Gallo,  direttore della Galleria Nazionale delle Marche,  Luigi Bravi, docente di Filologia Classica all'Università degli Studi di Chieti e  Francesca Graziosi Funzionario Restauratrice della Direzione Regionale Musei delle Marche.

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