A polizia e carabinieri di Cesena 300 telecamere anti violenze

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Contrasto ai crimini e monitoraggio dei vandalismi e delle esplosioni di violenza giovanili, in impennata dopo i periodi di forzato isolamento a causa dei lockdown. Cesena in questi giorni ha vissuto un picco di eventi che hanno allarmato; e proprio in queste settimane è scattata una nuova forma di contrattacco che potrà essere di grande aiuto alle forze dell’ordine per le indagini o per individuare gli autori di atti vandalici e violenti. Da oltre tre anni è in estensione sulla città la rete Man: stesura di fibra ottica nei sottoservizi e di pari passo telecamere di nuova generazione ed alta definizione in grado di “vedere” pian piano tutta la città. Ad ora su 138 pali (partendo dalle zone più centrali ed in estensione in un piano che sarà almeno quinquennale di installazioni) ci sono già accesi 300 occhi elettronici in grado di filmare e tenere a lungo in memoria cosa accade sotto di loro. Fino a questo momento il tutto veniva convogliato alla centrale operativa di polizia locale: a disposizione del corpo di guardia che, nella migliore delle, ipotesi di turno, è al lavoro fino all’una di notte. Polizia, carabinieri e guardia di finanza che avessero voluto entrare in possesso di immagini dovevano però recarsi fisicamente al comando di PL, e chiedere la visione delle registrazioni in orari d’apertura. «Adesso non è più così - spiega il sindaco Enzo Lattuca - da alcune settimane le password d’accesso diretto alle immagini ed ai contenuti del server sono a disposizione diretta anche di polizia e carabinieri, che hanno personale al lavoro h 24 e che quindi in presa diretta possono prendere visione di eventi accaduti accelerando notevolmente le potenzialità d’indagine». Nemmeno nel futuro, quando ci sarà il nuovo commissariato al Caps o la nuova sala operativa dell’Arma nella costruenda caserma Montefiore, si possono ipotizzare turni di visone continuativa delle immagini. Semplicemente perché è impossibile per l’occhio umano controllare all’unisono centinaia di occhi elettronici. Ma la velocità con cui ora tute le forze di polizia possono entrare in possesso di filmati utili sarà determinante. «Identificare gli autori di violenze sarà più agevole, rivedendo prima un punto esatto della città qualora ce ne fosse bisogno. Dunque questa novità è importante importante non per una risposta immediata delle forze di polizia ma per agevolare le indagini. In questo momento, per le rapine seriali dello scorso fine settimana, mi sento di ringraziare le forze dell’ordine per lo sforzo che stano producendo per dare una risposta la più rapida possibile nello scovare gli autori. Stanno impiegando uomini e mezzi senza sosta ed anche se fino alla fine dell’inchiesta non hanno strumenti comunicativi per spiegare cosa stiano facendo e come, so che l’impegno è silenzioso ma massimale». Una collaborazione attiva tra tute le forze di polizia a cui plaude anche l’assessore alle sicurezze Ferrini. «L’uso delle telecamere se può essere comunque utile alle indagini e deterrente per certi tipi di reati predatori - chiosa il sindaco - non è uno strumento risolutivo per quei fenomeni di degrado e maleducazione come gli atti vandalici di cui in questo periodo a Cesena si è parlato molto. Si tratta infatti di reati che prevedono una denuncia di parte e che anche quando gli autori vengono identificati dalle forze dell’ordine tutto passa da diversi iter giudiziari: come denunce da parte delle parti offese o danneggiate».

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